venerdì 23 aprile 2010

Frittata Rognosa Con Dedica

Frittata Rognosa

Lo so lo so, che già dal titolo il vostro naso si è arricciato....e la foto di certo non aiuta (come si fa rendere fascinosa una frittata con il cellulare chè causa nube di cenere lo scorso week end non ho potuto tornare in patria dalla mia macchina fotografica ?!??!!)...ma volevo regalare anche alla Frittata Rognosa un posto in questo mio bloggino della domenica perchè io ne vado matta soprattutto se "schiaffata" in mezzo a due fette di pane e mangiata a grandi bocconi!
A casa mia la frittata rognosa è fatta con i porri....però io l'ho fatta spesso variandola ed arricchendola....porri e salmone....cipolle e bacon....spinaci e provola affumicata...insomma ci si puo' davvero sbizzarrire!
E una volta tanto una ricetta ad occhio.....

FRITTATA ROGNOSA (di Casa Perdomi)

Uova (direi uno a testa + uno)
Parmigiano q.b.
Porri q.b. (direi sempre uno a testa + uno)
2-3 Cucchiai Olio extra vergine
Sale
Pepe

Mondare i porri e tagliarli a rondelle non tanto sottili, scaldare l'olio in una padella abbastanza larga e quando è caldo aggiungere i porri. Cuocere fino a quando sono diventati teneri (se servisse aggiungere un mestolino di acqua). Nel frattempo sbattere le uova e aggiungere il parmigiano a piacere (come quando si prepara una frittata) e quando i porri sono cotti versarle nella padella. Aspettare qualche minuto e poi con un cucchiaio di legno girare in modo da strapazzare tutto. Cuocere fino a quando le uova hanno raggiunto la consistenza che più vi piace...a me piacciono ben rapprese. Aggiustare di sale e pepe e servire con un insalata.....o in mezzo al pane (che è la morte sua!).

Volevo dedicare oggi e questo post a due persone.....Edoardo e Wiggi.....Edoardo si è affacciato al mondo questa notte alle 3 ed oggi è il suo primo venerdì con noi.....Wiggi si sta gustando il suo ultimo venerdì da Miss...
Edoardo e Wiggi....godetevi tutto della vostre rispettive nuove avventure a pieni polmoni......

Un sorriso strapazzato,
D.

PS. Vabbeh, i colori del post sono da funerale.....ma immaginate che sia tutto bianco e azzurro!!!

PPS. Non è una palla...l'ho fatta davvero con il mio mobile Nokia Supernova...però guys, ho preparato la frittata per pranzo e mi sono seduta a mangiarla che erano quasi le 3 del pomeriggio...e non scherzo...prima foto solo con il set....poi con la frittata...e dopo ogni 4-5 scatti, di corsa a scaricarle sul portatile per capire come venivano....insomma, non è vita! Solo che non ho voluto cedere alla tentazione delle scuse (non ho tempo, non ho la macchina figa, la luce fa schifo....)....Alessandro Guerani docet e poi volete che mi faccia fermare da un vulcano??!!

lunedì 19 aprile 2010

Crostata con Semolino, Uvetta & Pinoli

Crostata con Semolino, Uvetta & Pinoli

Ho trovato la ricetta di questa crostata sul numero di Aprile di Sale&Pepe....facile, veloce e buona! Io ho solo aggiunto uvetta e rum e secondo me ci stanno benissimo.

CROSTATA con SEMOLINO, UVETTA & PINOLI

300g Pasta frolla (fatela con la ricetta che usate di solito)
500ml Latte
100g Zucchero
100g Semolino
80g Pinoli
50g Uvetta
2 Uova
3Tbsp Rum
10g Burro
1 baccello Vaniglia

Mettere in un pentolino abbastanza capiente il latte e il bacello di vaniglia tagliato per lungo, portare ad ebolizione ed aggiungere mescolando continuamente lo zucchero e il semolino a pioggia. Cuocere per circa 5-6', togliere dal fuoco ed aggiungere il burro. Lasciare raffreddare la crema di semolino mescolando di tanto in tanto. Nel frattempo stendere la pasta frolla ad uno spessore di 4-5mm e rivestire uno stampo per crostate di 22cm di diametro. Alla crema aggiungere, una alla volta, le uova, i pinoli e l'uvetta fatta rinvenire per qualche minuto nel rum (aggiungere anche il rum rimasto). Mescolare bene, riempire il guscio con la farcia e decorare con delle strisce ricavate dalla frolla rimasta. Cospargere con una piccola manciata di pinoli e infornare a 180°C per 40-45'. Sfornare, lasciare raffreddare e cospargere con zucchero a velo.

Questa crostata è molto più buona il giorno dopo...quindi è bene prepararla in anticipo se la si vuole servire per un pranzo o una cena.

Un sorriso di incoraggiamento per questo nuovo lunedì,

PS. Io non uso spesso il semolino...anzi credo che questa sia la prima volta! Siccome l'ho comprato apposta per questa crostata....suggeritemi qualche ricetta per consumare quello che è rimasto! Ah, iniziando dagli gnocchi alla romana che non ho nemmeno mai assaggiato! Thanks...
D.

lunedì 12 aprile 2010

Impasto a Lunga Lievitazione (quasi Bonci's style)

Pizza Bianca

Ormai quando si dice Bonci si dice pizza...e che pizza!
Io non ho ancora avuto l'occasione di mangiare questa squisitezza nella sua versione originale ma conto e spero di poterlo fare presto....anche perchè non posso ritenermi soddisfatta dei miei risultati fino a quando non ho sotto mano l'altro termine di paragone! Comunque devo dire che con questo esperimento ho convertito, o quasi, chi della mia tribù ancora storceva il naso all'assaggio della pizza fatta con il lievito madre. Infatti la critica che mi viene mossa più spesso riguarda la consistenza che risulta sempre un po' gnucca (pesantina), non leggera e soffice come quella ottenuta con il lievito di birra. Io molto banalmente, visto che sono ancora una pivellina, associo la consistenza di un impasto alla sua percentuale di idratazione; il mio ragionamento è davvero sul semplice andante: tanta acqua = tante belle bolle = alveolatura molto pronunciata = prodotto finale leggero. Non sempre però è facile gestire impasti molto idratati soprattutto se come me non si ha a disposizione un'impastatrice. Se poi si aggiunge il fatto di usare il lievito madre le cose si complicano ulteriormente perchè l'alveolatura è per default meno pronunciata e poi il lievito madre a volte da proprio del filo da torcere.
Prima di provare il metodo Bonci avevo provato a fare la pizza usando il metodo della pizza bianca senza impasto di Lahey ottenendo risultati abbastanza buoni. I due metodi in linea di massima non si discostano di molto (l'impasto della pizza bianca di Lahey è all'87.5% di idratazione, mentre quello di Bonci è all'80%) ma quello che per me ha fatto la differenza è stato seguire le indicazioni di Bonci sulla lavorazione dell'impasto, la stesura e la cottura che sono a suo giudizio gli elementi fondamentali per la riuscita di una pizza di qualità. E la farina? Anche questa ha la sua importanza ma a mio avviso, non è il fattore determinante un successo o un fallimento. Io per esempio, avevo a disposizione una farina normalissima ed ho ottenuto un risultato eccellente. Certo che se avessi usato una farina "speciale", il risultato sarebbe stato ancora migliore.

IMPASTO a LUNGA LIEVITAZIONE (quasi Bonci's style)

1 kg Farina 0 (io, mulino mettone) (+100-150g se servono)
300g Lievito madre ( in forma di LIEVITINO, lievitato per 24ore) (*)
800g Acqua (se si usa il lievitino 700g + 100g) (*)
2 Cucchiai olio extravergine
20g Sale
Farina di grano duro per la spianatoia e la stesura

Per il lievitino
100 g Lievito Madre
100g Farina 0
100g Acqua

Mescolare in una ciotola i tre ingrendienti, coprire con pellicola e lasciare lievitare a temperatura ambiente per 12-24 ore.

Per l'impasto finale

In una ciotola capiente mettere la farina, il lievitino e parte dell'acqua e iniziare a mescolare. Aggiungere il sale e l'olio e il resto dell'acqua e mescolare fino a quando la farina è stata assorbita tutta. Lasciare riposare l'impasto per 20-30 minuti (**). Rovesciarlo su una spianatoia infarinata con la farina di grano duro e ripiegare più volte impasto per asciugarlo (nel video si vede molto bene). Rimettere l'impasto nella ciotola con il fondo piatto (non bombato), leggermente unta di olio, coprire con la pellicola e mettere in frigo nella parte bassa (quella della verdura; la temperatura deve essere di circa 4-6°C) per 24 ore (***). Rovesciare l'impasto lievitato sulla spianatoia e spezzarlo in pezzi di circa 600-700g (per una teglia di circa 40x35 cm) e stendere delicatamente l'impasto sulla spianatoia aiutandosi con la semola e trasferirlo sulla teglia (vedi video) e condire a piacere. Accendere il forno alla massima temperatura e quando è pronto, infornare sul ripiano più basso così che l'impasto riceva una bella spinta di calore. Dopo 10-15' minuti portare la teglia nella parte alta per ultimare la cottura. Mangiare fino a sazietà!

(*) Siccome si usa un lievitino che è più idratato del lievito madre preso direttamente dal barattolo (e si può benissimo usare anche questo!, sempre 300g) è possibile che si abbia bisogno di usare un pochino più di farina, ecco perchè negli ingredienti ho messo della farina extra. Comunque usatene non più di 200g!
Anche per l'acqua....se si parte dal lievito madre in barattolo usare tutti gli 800g...se partite dal lievitino, usarne 700g e se pensate che vengano assorbiti anche gli ultimi 100g aggiungeteli piano piano. Quindi utilizzando il lievitino partite con 1kg farina e 700g acqua e a seconda di come sentite l'impasto, potete aggiungere piano piano il resto dell'acqua (100g).

(**) Altra cosa...Bonci dice di farlo riposare 10' ma io ho notato che più si lascia riposare l'impasto dopo aver unito tutti gli ingredienti nella ciotola, più è facile dare le pieghe per asciugarlo! Quindi lasciatelo riposare per 30' ma anche 40-45'.

(***) Altro punto fondamentale!!!!!!!!!!!!! e mi raccomando non cercate di accorciare i tempi...la maturazione in frigorifero a mio avviso è fondamentale per il risultato finale sia a livello di gusto che di consistenza.

Focaccia & Pizza

Io ho fatto un'esperimento ulteriore...avendo impastato 2 kg di farina ho usato metà impasto dopo 24 ore e l'altra metà dopo 48 ore di riposo in frigorifero e onestamente il secondo giro di pizze era ancora meglio!!
Comunque 24 o 48 poco importa...pizze e focacce erano belle croccanti e leggere...fino ad ora il risultato più soddisfacente.
Next time voglio provare con la farina Rieper gialla o una Caputo per pizza.

Un sorriso con le bolle,
D.

PS. Pizzarium di Gabriele Bonci
Via della Meloria 43
(metro: Cipro)
Roma
Tel. +39 06 39745416
Chiuso domenica

PPS: Ho corretto il titolo....da Pizza ad Impasto....non perchè penso che questo non sia un impasto degno per fare la pizza, ma perchè per come l'ho presentato è più una pizza bianca (alias schiacciata...alias focaccia).
A casa ho il forno a legna e voglio proprio provarlo per fare le pizze da pizzeria per vedere come viene e mettere a confronto questo impasto con quello che uso di solito e che mi è stato dato da un pizzaiolo a cui ho rotto un po' le scatole e che fa una pizza ottima (molto simile a quella di Napoli).

martedì 6 aprile 2010

99 Colombe & Un Cuore Tricolore

Colomba Tricolore

Un anno fa il terremoto a L'Aquila....0ggi, 99 colombe spiccano il volo per ricordare quel terribile giorno.

Io non so cosa sia un terremoto anche se a conti fatti ce l'ho nel sangue perchè dalla parte paterna i miei geni arrivano dall'Irpinia e da L'Aquila....Io non so come ci si senta a non avere più una casa.....Io non so come sia vivere in una tenda.....Io non so tante cose....e molte le do per scontate...ma una cosa la so, anzi l'ho imparata e vissuta proprio con e grazie a Mara, a Sorelle Nurzia e a 99 colombe: la speranza e la dignità sono ciò che abbiamo per vincere l'ignoranza, per andare avanti a testa alta nonostante le difficoltà e per rialzarsi se capita di cadere....Io non so tante cose, ma una cosa la so....sono onorata di aver fatto parte di questo tam tam di speranza.

Quando mi sono messa a pensare a che cosa preparare per questa giornata ho subito deciso che ci doveva essere del verde, del bianco e del rosso....i colori della nostra bandiera...i colori che abbiamo nel cuore e che ci uniscono più di ogni cosa. E allora perchè non preparare una colomba con un morbido cuore tricolore?

COLOMBA FARCITA con GELATO

1 Colomba Sorelle Nurzia da 1kg
600-700g Gelato (uno o più gusti; io: pistacchio, fiordilatte e fragola)

Con un coltello lungo e seghettato tagliare la colotta della colomba seguendo il bordo dello stampo (in questo modo è più facile andare dritti) e tenerla da parte. Con un coltellino (meglio seghettato) svuotare la colomba lasciano un bordo di 1,5-2 cm. Ricoprire con la calotta tagliata e mettere in freezer per almeno 2 ore (in questo modo sarà più semplice spatolare il gelato). Lasciare ammorbidire il gelato e con una spatola riempire la colomba; se si usano più gusti (come nel mio caso) consiglio di usare una sac a poche rimettendo la colomba in freezer fra una strato e l'altro per circa un'ora.
Quando si è completata la farcitura, comprire con la colotta e rimettere in freezer in un sacchetto fino al momento di consumarla.

Per mangiare la colomba: accendere il forno a 180°C e quando in temperatura, infornare la colomba per 7-10'. Il "guscio" di colomba deve essere tiepido.

La colomba Sorelle Nurzia è buonissima già di suo.....con il gelato è super....e con il cuore verde, bianco e rosso, imbattibile!!!!!!!!!!

Un sorriso in volo,
D.