venerdì 29 luglio 2011

Confettura di Prugne Selvatiche & Cannella: Come una Formica


L'operazione marmellate continua...dopo questa e questa è arrivato il turno delle prugnette e sempre prendendo spunto dalla Ferber ho messo via un altro pezzo di estate....beh, viste le temperature conviene far la formica che a far la cicala c'è il rischio di congelarsi!!!! Comunque, gli alberi continuano a produrre e io cerco di star loro dietro.

La marmellata è venuta strepitosa....non spaventatevi se appena fatta il gusto della cannella sembrerà sovrastare quello delle prugne, dopo un po' di riposo i due gusti saranno in perfetto equilibrio. Nulla toglie di abbondare con la cannella se ne siete particolarmente amanti.

MARMELLATA di PRUGNE SELVATICHE & CANNELLA
Per 5 vasetti da 300 ml

2 Kg Prugnette selvatiche (o comunque di prugne che rimangano un po' acidine anche se mature)
1Kg Zucchero
1 Limone (succo)
4-5 pezzetti di stecca di cannella ( da circa 2-2,5 cm)

Lavare velocemente le prugne, asciugarle e poi togliere il nocciolo tagliandole a metà (per prugne grandi, in quarti). Mettere la frutta in una capiente ciotola di ceramica e aggiungere lo zucchero. Mescolare e lasciare macerare per 1-2 ore. Trascorso questo tempo, mettere tutto in una pentola e portare ad ebollizione. Bollire per 1 minuto e dopo aver lasciato raffreddare, rimettere la frutta nella ciotola, aggiungere la cannella, coprire con un pezzo di carta da forno e mettere in frigorifero per tutta la notte. Il giorno seguente versare la frutta in una pentola, portare ad ebollizione e bollire per 15-20' fino a quando si raggiungono i 105°C. Controllare la gelificazione e invasare. 

Un sorriso selvatico, 
D.

mercoledì 27 luglio 2011

Amaretti: Me Fifona


Giuro che questa volta ero psicologicamente pronta....avevo tutto: ottime mandorle, coloranti, polverine colorate e soprattutto la sua bibbietta....ma all'ultimo minuto si è insunuata nella mia mente la scena del fallimento totale e mi è mancato il coraggio!!! Vabbè lo ammetto: "Mi chiamo Diletta, ho fatto gli amaretti ma volevo fare i macaron e sono una fifona"....

Però sono considerati la versione italiana dai macaron (vale lo stesso??!!)....e poi sono venuti troppo troppo buoni!!!!

AMARETTI di José Maréchal
Per circa 35 biscotti

200g Farina di Mandorle (*)
150g Zucchero a velo
1 Albume (circa 30g)
1 tsp Essenza di mandorle amare
1tbsp Amaretto di Saronno

Accendere il forno a 180°C. Mescolare la farina di mandorle e lo zucchero a velo in una ciotola e aggiungere l'essenza di mandorle, il liquore e 2/3 dell'albume. Amalgamare bene con le mani e aggiungere il restante albume piano piano in modo da ottenere un impasto liscio e manipolabile (non deve essere nè troppo duro nè troppo morbido). Formare delle palline da circa 10-11g l'una e sistemarle su una placca rivestita con carta da forno searandole di qualche cm. Pizzicare delicatamente le palline per formare una piccola punta e infornarle subito per 12'. Sfornare e cospargere immediatamente con zucchero a velo. Una volta freddi, conservarli in scatole di latta.

Gli amaretti migliorano con il tempo....quindi vi consiglio di prepararli qualche giorno prima.

 (*) Per la farina di  mandorle: io l'ho preparata da me partendo da ottime mandorle Avola. Ho messo tutte le mandorle più metà dello zucchero a velo nel mixer grande e le ho sminuzzate il più finemente possibile. Ho setacciato tutto e la granella rimasta nel colino l'ho ripassata nel macina caffè con un cucchiaio dello zucchero a velo rimasto e l'ho setacciata.

Un sorriso croccante fuori e morbido dentro,
D.

mercoledì 6 luglio 2011

Brustzicki: Pane con Feta & Menta


Il caldo non mi spaventa e il forno in casa nostra funziona a pieno regime anche in estate....anzi forse più in estate che in inverno! La bella stagione mi regala tante energie, più voglia di fare e soprattutto mi sento molto più fantasiosa...e poi non riuscendo proprio a buttare via gli scarti dei rinfreschi finisco sempre per impastare qualcosa. Quindi ecco un'idea per un pane alternativo e dal gusto molto molto estivo! Noi lo abbiamo divorato a suon di bruschette....con un'abbontante grattata d'aglio, cetrioli conditi con olio e pepe e una cucchiaiata di yogurt greco ecco che avete per le mani una bella brustzicki!!!

PANE con FETA & MENTA 
Per 3 filoni o pagnottelle da 500 g

Per il LIEVITINO
150g Lievito madre
150g Farina 00 biologica
150g acqua

Mettere tutto in una ciotola, mescolare bene con un cucchiaio, coprire con pellicola e lasciare maturare in un luogo asciutto e fresco per 12 ore. 

Per l'IMPASTO
Lievitino
800g Farina 00 biologica
400ml Acqua
20g Sale
100-150g Feta
8-10 Foglioline di menta tritate (ma non troppo finemente)

Nella ciotola dell'impastatrice mettere il lievitino, le farina e l'acqua, azionare la macchia a velocità bassa per 3 minuti, poi passare a velocità media per 6'. Quando si è formata una palla ma ancora ruvida, spegnere e lasciare riposare per 20-30'. Aggiungere il sale e lasciarlo assorbire per 2-3' a velocità bassa poi passare a velocità medio-alta e lavorare per 10-15'. L'impasto è pronto quando diviene molto estensibile. A questo punto aggiungere la feta tagliata a quadretti e la menta ed avviare la macchia a bassa velocità per 2'. Rovesciarlo sulla spianatoia leggermente infarinata e lasciare riposare per un'oretta, se è il caso lavorare ancora 1' per incorporare bene gli ingredienti aggiunti. Riprendere l'impasto e dare due giri di pieghe a tre. Lasciare riposare ancora un'ora, poi spezzare e formare i filoni o le pagnottelle. Metterle in un cestino ricoperto da un canovaccio infarinato e lasciarle lievitare in frigorifero per 8-12 ore. Togliere il pane dal frigorifero e lasciarle a temperatura ambiente per 1-4 ore, comunque fino a quando il pane è pronto per essere infornato (prova dito: premere delicatamente con un dito e se la fossetta lasciata torna su in modo regolare). Accedere il forno al massimo inserendo una placca da forno. Quando è in temperatura, tirare velocemente fuori la placca e rovesciare le forme, incidere con una lametta e infornare spruzzando per bene il forno. Cuocere per 20' poi girare la placca e continuare a cuocere per altri 10'. Se si è lavorato bene il pane in cottura sviluppa tantissimo e non dovrebbe impiegare più di 40' per cuocere.

Un sorriso fresco, 
D.

PS. Inutile dirvi che i cetrioli sono quelli del mio orto! ;)

venerdì 1 luglio 2011

Torta Diplomatica: La scuola è finita...



Torta Diplomatica

...e la mia mum va in pensione! Vi avverto, prima di arrivare alla ricetta abuso un po' di questo mio spazietto...
Vorrei dire e dirle tante cose ma non sono brava con le parole quanto lo è lei...così metto tutto il mio bene, il mio orgoglio di figlia e tutte le emozioni degli ultimi mesi in questo post e attraverso il suo grazie ai suoi bambini ringrazio lei per ciò che è e per ciò che sono.

Grazie
ai miei bambini "rossi" di oggi e di ogni tempo
perchè per come i vostri occhi mi hanno guardata
io so ancora guardare avanti con fiducia.

Grazie
per come mi avete sorriso
perchè io so superare il pianto e la tristezza.

Grazie
per le storie che mi avete raccontato
perchè io credo ancora nelle parole degli uomini.

Grazie
per quando mi avete detto inspiegabilmente
"sei bella", "sei brava" perchè
non ho mai smesso di credere nella bellezza della vita.

Grazie
per la fortuna di avervi incontrato, conosciuto e
per avermi permesso di amarvi perchè
avete dato senso al mio pane quotidiano
che ha avuto, ha e avrà
il vostro meraviglioso, indimenticabile profumo.

Grazie
infinitamente, di tutto.


Ieri, ultimo giorno di scuola, le sue colleghe le hanno fatto la festa....io, as usual, le ho fatto la torta!!! Si tratta di una torta diplomatica fatta con un pan di spagna alla vaniglia e una crema chantilly a cui ho aggiunto delle amarene sciroppate. Il procedimento è lunghetto ma semplice e soprattutto ci si può organizzare per tempo. Il pan di spagna infatti si può preparare con largo anticipo, diciamo 3-4 giorni e la crema pasticcera 1-2 giorni prima.

TORTA DIPLOMATICA
Per uno stampo da 28cm

Per il Pan di Spagna
6 Uova grandi (non fredde)
240gr Zucchero
240gr Farina meno 3 tbsp (consiglio quella per Dolci Soffici Molino Vigevano)
1 Stecca di vaniglia (semini)

Con le fruste elettriche (o nell'impastatore con la frusta) sbattere le uova per qualche secondo per romperle e aggiungere lo zucchero e i semini di vaniglia; in questo modo si evita la formazione di fastidiosi grumi. Sbattere a lungo (15-20') le uova con lo zucchero fino a quando il composto e' bello bianco e soffice; in gergo si dice fino a quando "scrive", cioe' quando facendo cadere un po' di composto questo non affonda subito ma ne rimane la traccia per qualche secondo. Setacciare la farina e aggiungere 4-5 cucchiai alla volta alle uova/zucchero. Mescolare delicatamente dall'alto verso il basso con una frusta. Quando la farina e' stata incorporata tutta, versare il composto nella tortiera e cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 45-50', evitando di aprire il forno per i primi 25-30'. Prova stecchino, sfornare e lasciare raffreddare completamente su una gratella.

Per la Crema Pasticcera

800g Latte intero fresco
200g Panna fresca
4 Tuorli 
2 Uova intere 
200g Zucchero
35g Maizena
35g Amido di riso
1 Stecca di vaniglia

In una ciotola sbattere le uova per romperle e poi aggiungere lo zucchero e i semini della vaniglia. Montare fino a quando il composto inizia a diventare bianco e soffice. Aggiungere la farina e la maizena setacciate e mescolare con la frusta a mano. Nel frattempo portare ad ebollizione il latte con la stecca di vaniglia vuota. Raggiunto il bollore unire al latte la montata di uova/zucchero e cuocere per 1 minuto circa mescolando. Montare le uova è importante perchè quando vengono aggiunte al latte queste rimangono in superficie senza toccare il fondo della pentola evitanto così che la crema si attacchi.

Per la sfoglia caramellata
700g Pasta sfoglia (del pasticcere o fatta da voi sarebbe meglio, ma  anche quella del supermercato va bene)
150g Zucchero a velo

Stendere la pasta sfoglia allo spesso di 2 mm, bucarla molto bene con i rebbi di una forchetta o con l'apposito rullo e infornare a 160°C fino a quando non avrà assunto un bel colore dorato. A questo punto toglierla dal forno e spolverizzarla molto bene con lo zucchero a velo e infornarla nuovamente a 240°C fino a completa caramellizzazione. A fine cottura sul lato non caramellato spennellare con un po' di albume e infornare per 1' minuto. In questo modo la sfoglia viene resa impermeabile. Si può anche impermeabilizzare spolverando con del burro di cacao in polvere entrambi i lati della sfoglia ancora calda senza bisogno di infornare di nuovo. Posizionare sulla sfoglia un anello da 28cm di diametro e con un coltello ben affilato, ritagliarne la circonferenza. Si devono ottenere sue sfoglie.

Per la Crema Chantilly(*)
Crema pasticcera
Panna fresca montata

Montare la panna ben soda e aggiungerla con una frusta e delicatamente alla crema pasticcera fino a quando si raggiunge la consistenza desiderata. Per la crema pasticcera preparata ho usato 300ml di panna (perchè ho voluto rimanesse bella soda.

Per la Bagna all'Amarena
Sciroppo delle Amarene Sciroppate
Liquore all'amarena Ginja (**)

Allo sciroppo delle amarene aggiungere il liquore secondo il vostro gusto. Per avere una bagna non alcolica, usare lo sciroppo così come è, oppure, se sembra troppo dolce, diluirlo con acqua.

Assemblaggio
In un cerchio da pastecceria (meglio di quelli regolabili) da 28 cm posizionare la prima sfoglia, stendere un strato di crema da 1-1,5 cm e affondare qualche amarena sciroppata. Tagliare il pan di spagna a fette alte 1,5 cm, rifilare i bordi e poggiarle sulla crema. Inzupparlo con la bagna con un pennello o la spruzzetta. Sovrapporre un altro strato di crema chantilly sempre alto 1-1,5 cm, altre amarene e infine sovrapponete il secondo disco di sfoglia. Via in freezer per un paio di ore in modo che il tutto si rassodi. Dopo il riposo in frigorifero, sfilare delicatamente l'anello e decorare i bordi con briciole di sfoglia e pan di spagna. Tenere in frigorifero o in un luogo molto fresco (ma non troppo umido) fino al momento di servire.


Bicchiere Diplomatico

Sicuramente vi avanzerà del pan di spagna, dei pezzetti di sfoglia e la crema.....fate dei bicchierini!!!!

(*) In Italia la crema chantilly è proprio questa anche se viene chiamata così impropriamente perchè in realtà non  è altro che panna fresca montata con zucchero e vaniglia.

(**) E' un liquore porteghese molto buono che potete sostituire con un altro liquore alle amarene (tipo kirsch) o con del rum.

Un sorriso sorridente,
D.