martedì 13 dicembre 2011

Lussekatter: Santa Lucia al Cubo


Lussekatter

Oggi è Santa Lucia e anche io come molti foodblogger ho deciso di accogliere l'iniziativa di Caris e di stringermi intorno alla Fondazione Santa Lucia, ai suoi pazienti e al personale che vi lavora per manifestare la mia solidarietà contro una decisione profondamente ingiusta da parte della Regione Lazio che vuole chiudere a fine mese questo istituto per mancanza di fondi, sì avete capito bene, per mancanza dei soldi necessari a mantenere in piedi la struttura e a pagare gli stipendi. Ma come si fa anche solo a pensare di chiudere un centro di eccellenza che rappresenta per molte persone e soprattutto per molti bambini l'unica risorsa, il punto di riferimento per tornare a (o per sperare di) migliorare la propria qualità di vita e di conquistare quella che per tanti di noi è semplice normalità?
Grazie all'operazione di sensibilizzazione al problema che i genitori dei piccoli pazienti hanno fatto, sembra che qualche cosa si stia muovendo a favore di questa fondazione.....ma io sono un po' come S. Tommaso e se non vedo non credo. E  mi aspetto di sentir parlare del Santa Lucia, aperto ed operativo, anche nel 2012 (e dopo ancora)!

I Lussekatter, cioè i "gatti di Santa Lucia", sono delle brioche svedesi allo zafferano che vengono mangiate per colazione il giorno di Santa Lucia; questa giornata è una festa molto sentita nei paesi del Nord Europa ma anche in alcune zone della nostra penisola.

LUSSEKATTER
Per 10 pezzi

1/2 Cucchiaino di pistilli di zafferano (o 1 bustina) (*)
2 Cucchiai di acqua bollente
500g Farina forte (tipo Rieper)
220 ml Latte tiepido
12g Lievito di birra
1 Uovo
75g Zucchero (se ne possono mettere 50-100g a seconda della dolcezza che si vuol dare all'impasto)
100g Burro morbido
1 Pizzico Sale

Mettere lo zafferano in una tazzina da caffè, aggiungere l'acqua bollente, coprire con la pellicola e lasciare riposare il più a lungo possibile (fino a 12 ore).
Nella ciotola dell'impastatrice (o in una ciotola capiente) mettere la farina, lo zucchero e il sale e mescolare bene. Sciogliere il lievito nel latte tiepido ed unire l'uovo sbattendolo leggermente con la forchetta per romperlo. Avviare a velocità medio-bassa ed aggiungere alla farina il latte-lievito-uovo. Aggiungere anche l'acqua con lo zafferano precedentemente filtrata. Impastare bene fino a quando lìimpasto si incorda, diviene cioè liscio e si stacca dalla ciotola. A questo punto aggiungere il burro morbido un pezzetto per volta fecendo assorbire bene ogni pezzetto prima di aggiungere il successivo. Incordare nuovamente. Formare una palla e lasciare lievitare fino al raddoppio coperto da pellicola. Al raddoppio, riprendere la pasta e dividerla in 10 pezzi da circa 90g l'uno. Formare con ognuno una pallina stretta, lasciare riposare 15' in modo che il glutine si rilassi e porcedere a formare dei cordoncini lunghi 35-40 cm. Arrotolare ogni cordoncino a S (oppure formare un 8) mettendo al centro di ogni ricciolo un'uvetta. Mettere le briochine su una placca foderata di carta da forno e far lievitare fino al raddoppio. Spennellare con l'uovo sbattuto e cuocere in forno caldo a 200°C per circa 12 minuti.

Questo pandolce è molto aromatico ed è perfetto insiema alla marmellata per una colazione dolce. Diminuendo la quantità di zucchero a 50g queste briochine possono anche essere consumate insieme a formaggi e salumi per un inizio di giornata o una merenda salata.

(*) Io che non amo molto lo zafferano ne metto solo mezza bustina in modo che l'aroma sia leggero e non marcato.


Un sorriso solidale,
D.

venerdì 9 dicembre 2011

Cavatelli: From London With Love


Making Cavatelli 

Un post volante piccino picciò....cliccate sulla foto e venitemi a trovare su GM! Vi aspattano i cavatelli "step by step", una ricetta e un libro...

Un sorriso buon week end,
D.

lunedì 5 dicembre 2011

Tigelle: Gozzoviglio Mode On


Tigelle 

Dopo le "fatiche" dei biscotti (per la cronaca, domenica ne ho fatti altri...per il mio alberello!) ho messo le mani in pasta perchè mi è venuta voglia di tigelle. Questo tipico pane del modenese, insieme alle focaccette fritte della mia mum e ai panzerotti, sono il simbolo del gozzoviglio rilassato di casa nostra. Quando si ha voglia di stare tutti insieme in allegria sbocconcellando qualcosa ecco che la scelta cade su una di queste tre squisitezze. Dopo due giorni un po' pieni, avevo il desiderio di chiudere il week end con una bella cenetta tranquilla: io e P. seduti sul divano con i piedi sul pouf....insomma un gozzoviglietto! 

La ricetta, ormai super collaudata, me l'ha passata mia cugina Serena ed utilizza latte e/o panna per ottenere un impasto molto molrbido. La cottura delle tigelle deve avvenire con l'apposito ferro (quello della foto).

TIGELLE
Per 20-25 tigelle 

500g Farina 0
350 ml Latte (o un mix di panna e latte o un mix di acqua e latte)
12g Lievito di Birra
10g Sale

Impastare tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto liscio e morbido (se occorre aggiungere un altro po' di latte). Formare una palla e lasciare lievitare fino al raddoppio. Sulla spianatoia stendere l'impasto ad uno spessore di 3-5mm e ritagliare dei cerchi con un coppa pasto o un bicchiere (devono essere un po' più piccoli del cerchio del ferro). Lasciare riposare una mezz'oretta e nel frattempo sul fornello scaldare bene entrambe le facce del ferro. Cuocere e servire le tigelle calde.

Le tigelle si accompagnano a salumi e formaggi ma l'accompagnamento classico (e  la morte loro) è il battuto di lardo.

Un sorriso ghiotto,
D.