martedì 25 settembre 2012

Letto, Fatto: Ciambella alle Nocciole



Il numero di Settembre Ottobre di Sale&Pepe non ha fatto in tempo a varcare la soglia di casa che era già in cucina aperto a pag. 49. A casa si aveva voglia di dolce e delle belle nocciole in dispensa; quindi letto, fatto. Per la glassa non ho usato cioccolato al latte come da ricetta perchè non lo amiamo; ho glassato con del buon cioccolato fondente fuso che ho poi ricoperto con nocciole tostate tritate grossolanamente per dare un tocco croccante e goloso alla ciambella.

CIAMBELLA alle NOCCIOLE
Per uno stampo da 20-22cm 

200g Farina Debole
150g Zucchero
170g Nocciole tostate (oppure 150g farina di nocciole + 20-30g nocciole intere)
100g Burro
2 Uova
8g Lievito per dolci
5 Cucchiai di Latte
150g Cioccolato Fondente

 Tritare finemente 150g di nocciole con 50 g di zucchero (se si parte dalla farina omettere questo passaggio e usare tutto lo zucchero per montare il burro). Montare il burro morbido con il resto dello zucchero fino ad ottenere un composto bianco e soffice. Unire le uova, uno alla volta, la farina setacciata con il lievito, il latte e le nocciole tritate. Amalgamare bene con una spatola. Imburrare e infarinare lo stampo e versarvi l'impasto. Cuocere in forno preriscaldato a 170-180°C per circa 40-50'. Sfornare, lasciare riposare per qualche minuto, sformare e lasciar raffreddare completamente su una gratella. Sciogliere il cioccolato fondente, glassare la superficie della ciambella e cospargerla con il resto delle nocciole tritate molto grossolanamente. Io ne ho usate circa 100g per una copertura più uniforme.



La consistenza è leggera e friabile ed assomiglia a quella del Dolce Varese. E' ottima per la pausa caffè così come è o insieme a una cucchiaita di panna fresca montata senza zucchero.

Un sorriso nocciolato,
D.


Last but not least, vi ricordo l'iniziativa "Io Non Mangio Da Solo" lanciata da La Spilucchina. Dateci dentro!!

Io Non Mangio Da Solo

lunedì 10 settembre 2012

Un Post Che Non C'è: Conserva di Pomodori



Post piccino picciò per condividere una non ricetta. D'estate e d'inverno mi lamento, sempre dietro ai pomodori: d'estate perchè ce ne sono sempre troppi, più della nostra capacità di consumarli e d'inverno perchè non ce ne sono (mi raccomando la stagionalità!) e mi mancano. Così da qualche anno li metto sotto vetro....ma non come passata. Di passate "buone e giuste" ne trovo, quello che mi piace ritrovare quando le giornate son corte e un po' grigie, è proprio il sapore del pomodoro fresco; e questo è fino adesso il modo migliore che ho trovato (me l'ha passato la mia mum) per invasare il sole estivo e tirarlo fuori quando mi vien un po' di nostalgia.

POMODORI in CONSERVA

Pomodori maturi ma sodi
Barattoli di Vetro

Con molta pazienza (avrei dovuto aggiungerla agli ingredienti) sbucciare i pomodori, tagliarli a metà e "strizzarli" per eliminare semi e parte acquosa. Mi raccomando la strizzatura fatela su un colino così da recuperare l'acqua dei pomodori che ultimamente va molto di moda. Invasare i pomodori stretti stretti, tappare, immergerli in acqua (che superi di 1-2cm i tappi) e farli bollire per 30'. Lasciare raffreddarecompletamente nell'acqua affinchè si crei il vuoto e metterli in dispensa. Utilizzare a piacere, io di solito faccio un sughetto fresco.

Con lo stesso metodo metto via i datterini o i pomodori ciliegina da mettere sulla focaccia o sulla pizza: si tagliano a metà, si strizzano delicatamente, si invasano, si sterilizzano et voilà l'estate è pronta da servire in inverno.

Li metto via semplicemente, senza alcuna spezia o erba aromatica ma nulla vi vieta di aggiungere nei vasetti qualche foglia di basilico o dell'aglio.

Un sorriso rosso,
D.

mercoledì 5 settembre 2012

L'Estate Sta Finendo: Pan Girasole


Country Sourdough Bread

Settembre, l'estate sta finendo....e anche a questo giro mi vien da dire che "poteva andare meglio". Negli ultimi anni questa stagione si rivela sempre un po' strana e faticosa: parto con le migliori intenzioni (farò, scriverò, fotograferò...) e piena di aspettative ma poi in un modo o nell'altro mi perdo in una sorta di limbo interiore e il tempo scivola dalle mani. Non solo, quest'anno è arrivato anche uno schiaffone di quelli che la vita ti regala (verbo da usare solo con il senno di poi e dopo averci meditato e pianto su per trovarne un senso) quando meno te lo aspetti, potente e sonoro: allora fanculo il limbo, il grigio e i drammi che non sono drammi.
Mi son svegliata, a settembre, e ho iniziato questo mese di petto e con tutta la grinta che posso. Con me, è uscito dal letargo (e dall'insalamatura) anche Lazzaro che ha ripreso la sua attività....anche lui arzillo e forzuto.

PAN GIRASOLE (*)
1kg Farina Sapori Antichi (Molino Marino)
200g Farina 0
600g Lievitino di Lazzaro (fatto la sera prima con 200g Lievito Madre, 200g Acqua, 200g Farina)
30g Sale

Nella ciotola dell'impastatrice mettere il lievitino, le farina e l'acqua, azionare la macchia a velocità bassa per 3', poi passare a velocità media per 6'. Quando si è formata una palla ma ancora ruvida, spegnere e lasciare riposare per 20-30'. Aggiungere il sale e lasciarlo assorbire per 2-3' a velocità bassa poi passare a velocità medio-alta e lavorare per 10-15'. L'impasto è pronto quando diviene liscio ed elastico. Rovesciarlo sulla spianatoia leggermente infarinata e lasciare riposare per un'oretta. Riprendere l'impasto e dare due giri di pieghe a tre. Lasciare riposare ancora un'ora, poi spezzare e formare i filoni o le pagnottelle. Metterle in un cestino ricoperto da un canovaccio infarinato e lasciarle lievitare a temperatura ambiente per 3-4 ore, o comunque fino a quando il pane è pronto per essere infornato (prova dito: premere delicatamente con un dito e se la fossetta lasciata torna su in modo regolare). Accedere il forno al massimo inserendo una placca da forno. Quando è in temperatura, tirare velocemente fuori la placca e rovesciare le forme, incidere con una lametta e infornare spruzzando per bene il forno. Cuocere per 20' poi girare la placca e continuare a cuocere per altri 10'. Se si è lavorato bene il pane in cottura sviluppa tantissimo e non dovrebbe impiegare più di 40' per cuocere.

(*) In questo caso ho fatto delle pagnottelle da 250g che ho stampato con un attrezzino a forma di girasole.

Un sorriso bello,
D.

PS. Questo post, i cambiamenti e tutto il buono che verrà sono per Marco, buongustaio e fan di Lazzaro, ....e Giovanni, Athos e Lola.