martedì 28 settembre 2010

Torta Amarena, Compleanni Settembre 2010

Sour Black Cherry Cake

Settembre a casa nostra è un mese di compleanni....a dire il vero si concentrano tutti nell'arco di pochi giorni: 11, mia cugina Serena, 13, mio fratello e 15, la mia mum! Quando eravamo piccini il giorno della loro festa di compleanno (di solito la domenica prima o quella dopo) era un appuntamento molto atteso perchè si organizzava sempre una grande pranzo sotto la magnolia e si godevano insieme gli ultimi momenti d'estate. Infatti quel giorno rappresentava in qualche modo anche la fine della stagione estiva in Roncaglia, dei banchetti a famiglie riunite e del dolce far niente. Io aspettavo quel giorno con trepidazione ma anche con un pizzico di malinconia perchè di lì a poco Tita e Lino con la Se e la Ve sarebbero rientrati a Genova e sarebbe iniziata la scuola, e uno di invidia perchè essendo nata a novembre non potevo mai godere di una festa all'aperto tutti insieme.
Negli anni questo appuntamento settembrino gioco forza si è un po' modificato perchè i bimbi son cresciuti e ognuno ha preso la propria strada però si cerca sempre di fare festa...non più sotto la magnolia ma sotto il gazebo...e io vivo questo giorno "da grande" perchè a me spetta il compito di preparare la torta di compleanno, senza maliconia perchè la scuola l'ho finita da mò e senza invidia perchè con gli anni ho capito che è meglio essere uno scorpione che una vergine!! :)

Per la torta di quest'anno ero a corto di idee e mi ha anche sfiorato il pensiero di non prepararla...ma poi che compleanno sarebbe stato senza torta per le candeline??!! Così al'alba della sera prima della festa mi sono messa a frugare in dispensa e fra i vari vasetti di conserve e marmellate ho trovato quello delle amarene sciroppate Fabbri (che ho comprato giusto appunto per il vasetto) e senza pensarci troppo mi son messa al lavoro...neanche a farlo apposta questa torta è una delle più buone che io abbia mai fatto!

Si tratta di un pan di spagna al cacao bagnato con una bagna alcolica all'amarena, farcito con crema chantilly ed amarene sciroppate e decorato con granella di nocciole.

TORTA AMARENA
Per uno stampo da 28cm

Per il Pan di Spagna
6 Uova grandi (non fredde)
240gr Zucchero
240gr Farina meno 3 tbsp (consiglio quella per Dolci Soffici Molino Vigevano)
1/2 Stecca di vaniglia (semini)
3 Tbsp Cacao amaro

Con le fruste elettriche sbattere le uova per qualche secondo per romperle e aggiungere lo zucchero e i semini di vaniglia; in questo modo si evita la formazione di fastidiosi grumi. Sbattere a lungo (15') le uova con lo zucchero fino a quando il composto e' bello bianco e soffice; in gergo si dice fino a quando "scrive", cioe' quando facendo cadere un po' di composto questo non affonda subito ma ne rimane la traccia per qualche secondo. Setacciare la farina insieme al cacao amaro e aggiungere 4-5 cucchiai alla volta alle uova/zucchero. Mescolare delicatamente dall'alto verso il basso con una frusta. Quando la farina e' stata incorporata tutta, versare il composto nella tortiera e cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 45-50', evitando di aprire il forno per i primi 25-30'. Prova stecchino, sfornare e lasciare raffreddare completamente su una gratella. E' bene preparare il pan di spagna il giorno prima.

Per la Crema Pasticcera
1L Latte
4 Uova (*)
180g Zucchero
60g Farina
20g Maizena
1 Stecca di vaniglia

In una ciotola sbattere le uova per romperle e poi aggiungere lo zucchero. Montare fino a quando il composto inizia a diventare bianco e soffice. Nel frattempo portare ad ebollizione il latte con la vaniglia. Spegnere e filtrare. Incorporare alle uova/zucchero, la farina e la maizena setacciate e mescolare con la frusta. Aggiungere il latte, un po' alla volta, rimettere tutto sul fuoco e dal bollore cuocere 3-5' in modo da avere una crema soda.

(*) Quando voglio fare una crema pasticcera soda uso le uova intere e non solo i tuorli. Le mie proporzioni sono per 500ml latte, 2 uova intere o 4 tuorli, 90-100gr zucchero e 50g farina (o farina e maizena).

Per la Crema Chantilly
Crema pasticcera
Panna fresca montata

Montare la panna ben soda e aggiungerla con una frusta e delicatamente alla crema pasticcera fino a quando si raggiunge la consistenza desiderata. Per la crema pasticcera preparata ho usato 500ml di panna.

Per la Bagna all'Amarena
Sciroppo delle Amarene Sciroppate
Liquore all'amarena Ginja (**)

Allo sciroppo delle amarene aggiungere il liquore secondo il vostro gusto. Per avere una bagna non alcolica, usare lo sciroppo così come è, oppure, se sembra troppo dolce, diluirlo con acqua.

(**) E' un liquore porteghese molto buono che potete sostituire con un altro liquore alle amarene (tipo kirsch) o con del rum.

Sour Black Cherry Cake

Per l'Assemblaggio e la Decorazione
Pan di Spagna
Crema Chantilly
Bagna all'amarena
Amarene sciroppate
Granella di nocciole

Tagliare il pan di spagna in due strati e bagnare abbondantemente ogni strato con la bagna all'amarena. Farcire la base con 2/3 della crema chantilly e distribuire le amarene sciriroppate in uno strato uniforme ma non troppo fitto affondandole un pochino nello strato di crema. Coprire con il secondo strato di pan di spagna e distribuire sui lati e sulla superficie il resto della crema chantilly e decorare con la granella di nocciole.

Just before blowing the candles

Un sorriso con le candeline,
D.

mercoledì 22 settembre 2010

Gâteau Therese con Dedica

Gâteau Therese

Ho sempre definito il mio blog "scalchignato" perchè non riesco a dedicarmici come vorrei...il mio tempo è sempre tiranno e solo "un'idea su 1000 che ho...ce la fa" ad essere trasformata in azione; nonostante questo, ogni volta che mi affaccio a questa finestra vengo accolta benevolmente dai vostri commenti e soprattutto dall'affetto e simpatia che mi dimostrate qui o attraverso le vostre email. Proprio l'altro giorno ho ricevuto una bella email da Serena che mi ha chiesto se avessi la ricetta di questo gâteau di David Lebovitz; io conosco l'autore e ogni tanto seguo il suo blog, ma ahimè non ho nè un suo libro nè conoscevo questa ricetta. Incuriosita mi sono messa a cercare e...ed è stato amore a prima vista!

Questo cake semplicissimo e golosissimo lo dedico a Serena e a voi tutti...per dirvi GRAZIE per il vostro sostegno e per scusarmi anche un po' se non sempre (anzi diciamo quasi mai) riesco a venire a sbirciare nei vostri blog e a ricambiare il vostro affetto.

GÂTEAU THERESE
Per 8-10 persone

250g Cioccolato fondente (50-70%)
120g Burro
65g Zucchero
4 Uova grandi (io ho usato le medie)
2 Tbsp Farina (io ho usato la farine senza glutine)

Accendere il forno a 180°C ed imburrare uno stampo da plumcake lungo 23 cm. Far fondere a bagnomaria il cioccolato insieme al burro e lasciare intiepidire. Nel frattempo montare gli albumi a neve e quando questi sono semi montati aggiungere metà dello zucchero e continuare a montare fino a quando il composto è lucido e sodo. Aggiungere al cioccolato/burro il resto dello zucchero e mescolare. A questo punto aggiungere i tuorli e la farina setacciata ed amalgamate bene. Infine incorporare gli albumi montati a neve e mescolare delicatamente dal basso verso l'alto. Versare l'impasto nello stampo e cuocere per 35' o fino a quando la cupola che si forma è consistente al tatto. Sfornare e lasciare raffreddare.

E' normale che si formi un avvallamento al centro e delle crepe sulla superficie perchè il bello e il buono di questa torta è proprio questo: una crosticina fuori e un cuore morbido e scioglievole dentro....un po' come me!

Un sorriso Grazie, ma anche Thank you, Merci, Gracias, Danke...e chi più ne sa più ne metta,
D.

lunedì 20 settembre 2010

Crostata di Fichi

Fig Tart

Il mio giardino continua a produrre....e siamo alla volta dei fichi! Solo l'altro giorno ne ho raccolti 5 kg che sono finiti in marmellata, sotto spirito, meglio dire annegati nel brandy e in forno su questa semplicissima crostata la cui unica particolarità è quella di avere una base di frolla fatta con farina integrale e zucchero di canna scuro. Ho pensato a questo tipo di frolla per ottenere un risultato più rustico e per bilanciare la dolcezza del fico.

CROSTATA di FICHI
Per 8-10 persone

150g Farina 00
150g Farina integrale
100g Zucchero di canna scuro
150g Burro
1 uovo (o 2 tuorli)
1 pizzico di sale
6-7 Fichi grossi

Iniziare con il preparare la pasta frolla. In una ciotola (o nella ciotola del mixer) intridere il burro con la farina fino ad ottenere delle piccole briciole. Aggiungere lo zucchero e l'uovo e lavorare velocemente fino ad ottenere una palla. Appiattirla leggermente formano un disco (queso faciliterà la stesura). Avvolgerla nella pellicola e lasciarla riposare in frigorifero per almeno 30'. Accendere il forno a 180°C. Stenderla a 3-4 mm di spessore formando un disco da circa 30cm e appoggiarlo sulla placca rivestita di carta da forno. Evidenziare il bordo decorando con fiorellini (o altre forme) e disporre i fichi tagliati a fette non troppo spesse. Cuocere per una mezz'oretta o fino a quando il succo zuccherino rilasciato dai fichi sia ben caramellato. Sfornare e lasciare raffreddare.

Fig Tart

E' ottima servita leggermente tiepida con del gelato allo yogurt non zuccherato o della panna acida.

Un sorriso e buon lunedì,
D.

venerdì 17 settembre 2010

Biscotti allo Sciroppo d'Acero, Noci & Mandorle

Almond, Walnut & Maple Syrup Biscotti

Ovviamente non potevo rientrare dal Canada senza un'adeguata scorta di sciroppo d'acero! Ho sempre pensato che fosse una roba disgustosamente dolce che gli americani (e i canadesi) mettono sui pancakes...quanto mi sbagliavo!!
1) Non è disgustosamente dolce.....anzi ha un retrogusto leggermente "ligneo" molto piacevole.
2) Non viene usato solo sui pancakes ma in moltissime altre ricette e non solo dolci....e
3) Fa bene! Già perchè lo sciroppo d'acero, ricavato dal Sugar Maple (Acero dello Zucchero), è uno degli zuccheri migliori perchè ricco di sali minerali e vitamine, poco calorico ed è noto anche per le sue proprietà energizzanti e depurative. Infatti si può preparare un'ottima bevanda disintossicante sciogliendo in una bottiglia di acqua qualche cucchiaio di sciroppo e, a piacere, del limone.

Questi biscotti sono stati accolti favorevolmente dalla mia tribù anche se devo dire che quando li ho assaggiati appena tolti dal forno mi hanno lasciato perplessa, avendoli trovati amarognoli. In realtà già qualche ora dopo erano migliori e il giorno dopo ancora di più, profumati e deliziosi.

BISCOTTI allo SCIROPPO d'ACERO, NOCI & MANDORLE

250g Farina 00
100g Farina di mais fine (Fioretto)
1 Tsp Lievito in polvere
2 Uova intere
1 Tuorlo
1/2 Tsp Essenza di vaniglia
100g Noci (anche le noci pecan vanno bene)
1 Manciata abondante di mandorle con la buccia
125ml Sciroppo d'acero
Un pizzico di sale

Tritare molto grossolanamente le noci ed accendere il forno a 180°C. Setacciare le farine, il lievito e il sale in una ciotola. Lavorare le uova ed il tuorlo fino a quando il composto è schiumoso e soffice ed aggiungere la vaniglia. Incorporare la farina, le noci, le mandorle (intere) e lo sciroppo d'acero e mescolare fino a quando il composto è consistente. Se dovesse risultare un pochino umido aggiungere un cucchiaio o due di farina e mescolare ancora. Con le mani umide dividere l'impasto in due, formare due rotoli, appoggiarli su una placca da forno rivestita di carta forno ed appiattirli fino ad ottenere una larghezza di 2-3 dita. Cuocere in forno per 25-30' o fino a che sono dorati. Trasferire i rotoli su un tagliere e lasciarli raffreddare per una quindicina di minuti. Tagliarli a fette diagonali spesse 2-2,5 cm, disporli sulla placca e passarli nuovamente in forno per altri 15-20 minuti per biscottarli senza però farli scurire troppo.

Questi biscotti, a parte la forma, non hanno molto a che vedere con i cantucci. Sono biscotti rustici e croccanti, anch'essi però ben si adattano ad essere intinti in un vino liquoroso....ma anche nel caffè o caffelatte del mattino!

Un sorriso dolce ma non troppo,
D.

mercoledì 15 settembre 2010

Torta di Pesche con Amaretti & Savoiardi

Peach, Almond & Amaretti Cake

Ecco a voi il mio cavallo di battaglia estivo....lo so, avrei dovuto proporvelo un paio di mesetti fa e non quando la bella stagione (e soprattutto, la stagione delle pesche) volge al termine! Solo che questa è stata un'estate anomala e per me ad effetto ritardato, nel senso che me la sto godendo solo dalla fine di agosto. Al massimo, la tenete buona per l'anno venturo!

Questa è una torta facile da fare (a prova di dummies), dal risultato garantito e cosa più importante buonissima!!! La ricetta è apparsa sul numero di Luglio di Sale&Pepe del 2005 e da allora ogni estate la faccio e rifaccio molte spesso; ogni volta chi la provami chiede la ricetta...non avete idea di quante volte io abbia fotocopiato quella pagina!!
Ma bando alle ciance....

TORTA di PESCHE con AMARETTI & SAVOIARDI
Per 8 persone

800g Pesche gialle
200g Savoiardi morbidi sardi
150g Amaretti di Saronno
3 Uova
80-100g Zucchero (*)
100g Mandorle a lamelle

Accendere il forno a 180°C. Versare sulle pesche dell'acqua bollente e lasciarle riposare per un minuto. Sbucciarle, eliminare il nocciolo e tagliarle la polpa a pezzi medio-piccoli (io lo faccio direttamente nella ciotola che uso per preparare l'impasto così recupero anche il succo delle pesche). Sbriciolare gli amaretti e i savoiardi in pezzi grossi ed aggiungerli alle pesche. Aggiungere i tuorli e lo zucchero e mescolare. Montare a neve gli albumi fino a quando sono sodi e amalgamarli con delicatezza all'impasto. Versarlo in uno stampo tondo da 24-26cm di diametro foderato con carta da forno e cospargere abbondantemente con le mandorle a lamelle. Cuocere in forno per 45' (prova stecchino). Lasciare raffreddare prima di sformare la torta.

(*) La ricetta originale parla di 120g di zucchero; 100g per l'impasto e 20g da utilizzare per cospargere la teglia imburrata. Secondo me è troppo e io ne uso solo 80g, massimo 90g. Comunque non ne userei più di 100g.

E' ottima leggermente tiepida servita con del gelato alla yogurt non zuccherato oppure con della panna acida.

Un sorriso meglio tardi che mai,
D.

venerdì 10 settembre 2010

Gelatina di Mele & Menta Piperita

Apple & Peppermint Jelly

Dopo aver riempito il cestino è venuto il momento della tipica domanda esistenziale del dopo raccolta..."e ora che ci faccio con tutta questa frutta???".....e senza scomodare troppo la mia fantasia la mia risposta è stata: "semplice, marmellata!"....
Io non sono una fan della marmellata...ne mangio pochissima....non sono neanche una fan delle gelatine, ne mangio ancora meno...e allora perchè mi son presa la briga, visto che fra sbucciare e mondare la frutta e lavare e sterilizzare i vasetti, questo non è proprio un lavoro da poco??!! Perchè quello che mi piace assai è la sensazione che provo quando entro in dispensa e trovo una bella banda di vasetti di forme e dimensioni tutte differenti che parlano dei colori e dei profumi dell'estate...di sole e cielo azzurro. Non so come spiegarlo, è forse un sentimento ancestrale...ma "i miei vasetti" mi fanno sentire a casa, sicura e protetta.
Poi da quest'anno non sono più i miei ma i nostri.....ed è proprio bello da dire....i nostri vasetti....

Per questa ricetta ho preso spunto da libri diversi, uno su tutti è quello di Chistine Ferber, Mes Confitures, il mio preferito.

GELATINA di MELE & MENTA PIPERITA
1,5 Kg Mele ( io ho usato quelle del mio giardino, ma coniglio le Granny Smith)
1,5 L Acqua
500-750g Zucchero
Succo di 1 limone
1 Mazzetto di menta

Lavare le mele in acqua fredda e senza sbucciarle, dividerle a quarti privandole del torsolo. Metterle in una pentola, coprirle con l'acqua e portare ad ebollizione su un fuoco medio-alto. Abbassare e lasciare sobbollire per 30', o fino a quando le mele sono cotte. Con un mestolo e una forchetta schiacciare bene in modo da ottenere una purea ed aggiungere il mazzetto di menta lasciandolo in infusione per 15-30'. A questo punto raccogliere il succo, filtrando la frutta attraverso un colino a maglie fitte premento leggermente ma non troppo altrimenti la gelatina risulterà opaca. Se si volesse ottenere una gelatina bella trasparente, filtrare una seconda volta utilizzando il colino foderato con una garza.
Per preparare la gelatina unire in una pentola 500-750g di zucchero (la quantità dipende dal proprio gusto personale) per ogni litro di succo e il succo del limone. Portare ad ebollizione su un fuoco medio-alto e lasciare bollire per 10-15' minuti. Controllare il punto di solidificazione. Mettere alcune foglie di menta in ciascun vasetto (sterilizzato!) e quando la gelatina è pronta invasare e chiudere immediatamente ed attendere che si formi il sottovuoto.
Quando la gelatina è quasi solidificata, capovolgere un paio di volte in modo da distribuire le foglie di menta.

Apple & Peppermint Jelly

Io ho filtrato due volte, ma la prossima volta lo farò una volta sola.
Questa gelatina è davvero buona e la menta aiuta a spezzare la nota dolce. Può essere utilizzata anche per lucidare le crostate di frutta o di mele; in questo caso forse è bene lasciarla naturale senza l'aggiunta della menta oppure nulla vieta di aromatizzarla in un altro modo....

Un sorriso sotto vetro,
D.

mercoledì 1 settembre 2010

Piccoli Tesori

Uva fragola

Finalmente, di nuovo a casa....e il nostro giardino ha pensato bene di riempirsi di regali per darmi da fare! Uva, fichi, mele, pere e nocciole pronti per la raccolta....e kiwi da raccogliere quando i colori dell'estate lasceranno il posto a quelli invernali...

Little garden treasures

I Love My Garden!

Un abbraccio a tutti voi & un sorriso che va a riempire il cestino,
D.