8 Marzo 2010.....Festa della Donna....ma ha ancora senso questa festa?
Rispondo con le parole di Luciana Litizzetto (intervista apparsa su Repubblica): ... "Ha senso perché la parità non c'è, le donne fanno una gran fatica perché gli venga riconosciuto che sono più brave. Gli uomini, invece, anche quelli ai vertici, sono per la maggior parte incapaci. Quando ci saranno donne incapaci nei posti importanti avremo raggiunto la parità"...Non vorrei pero' soffermarmi solo sulle donne perche' la mia riflessione riguarda tutti, donne e uomini. In questi ultimi tempi osservo l'Italia con amarezza e delusione...assisto al suo declino e al suo cedere il passo all'ignoranza, alla superficialita', alla disinformazione e alle leggi del "soldo sopra ogni cosa" e del "tutto e subito e senza fatica" e onestamente non mi ci ritrovo e anzi, mi assale un senso di impotenza misto a rabbia. Ma perche' perche' questa tensione verso il basso, verso il peggio??? Perche' l'Italia deve essere sempre il paese degli incapaci e degli ignoranti????
In questo momento non mi sento italiana....e PURTROPPO lo sono.
In questo momento non mi sento italiana....e PURTROPPO lo sono.
Sfogo finito.
Sabato in preda allo scoramento assoluto ho deciso di preparare qualcosa per tirarmi su, non avevo voglia di impelagarmi in preparazioni lunge e complicate ne' di andare al supermercato quindi ho risolto con qualcosa quick & easy e svuota dispensa....fortuna che il nuovo numero di Good Food e' cascato a fagiolo!
FUDGY COCONUT BROWNIES
Per 16 brownies
100g Cacao amaro
250g Burro
500g Zucchero (meglio zefiro)
250g Burro
500g Zucchero (meglio zefiro)
4 uova, leggermente sbattute
100g Farina 00 autolievitante
100g Farina 00 autolievitante
100g Cocco essiccato
Riscaldare il forno a 180 ºC e foderare con carta forno (od imburrare e "infarinare" con cacao amaro) una teglia quadrata di 21 cm. Mettere in una pentola abbastanza capiente il burro, il cacao e lo zucchero e far sciogliere il tutto a fuoco dolce mescolando con una frusta o con un cucchiaio di legno in modo che il composto non si attacchi. Quando il tutto e' sciolto e il composto uniforme, far raffreddare per qualche minuto e poi aggiungere le uova sbattute un po' alla volta mescolando bene dopo ogni aggiunta. Infine aggiungere la farina e il cocco. Versare l'impasto nella teglia e cuocere per 45' a meta' forno. Dopo 30' controllare e, se la superficie si sta colorando troppo, coprire con un foglio di alluminio. Sfornare, far raffreddare qualche istante nella teglia, poi trasferire su una gratella e far raffreddare completamente. Tagliare in 16 quadrati e conservare in un contenitore di latta o a chiusura emertica.
NB. I brownies non devono cuocere troppo....al centro devono rimanere umidi e morbidi in modo che abbiamo la loro tipica consistenza....che qui chiamano appunto "fudgy".
Un sorriso tiriamoci su,
D.
Edit delle 7 di sera: Grazie per i vostri commenti. Tengo a precisare che il mio voleva essere uno spunto di riflessione e che non mi vergogno di essere italiana, anzi. Amo il mio Paese e sono fiera di avere il cuore verde, bianco e rosso tanto che al polso ho un braccialettino con tre biglie colorate che formano il tricolore e se non e' il braccialetto, sono tre nastrini colorati appesi allo zaino che uso quotidianamente...E' vero pero' che ultimamente non mi sento italiana perche' guardo la mia patria e non la riconosco piu'.
E ora azzanno un browny che sono in lab e ne ho ancora per un tot!!!!!!!
E ora azzanno un browny che sono in lab e ne ho ancora per un tot!!!!!!!
io non amo la festa delle donneperchè penso che le persone dovrebbero essere valutate per i meriti, non per il sesso o altro..trovo ridicole le quote rosa:se non c'è un obbligo di nmettercele quelle donne inquei posti, non le mettiamo?
RispondiEliminae poi in italia, hai ragione tu, non basterebbe che ci fossero donne al potere...
(però i link gialli..nn si vedono:D)
Ottima ricetta per tirarsi su...di motivi per star giù ne abbiamo fin troppi...
RispondiEliminaBellissima e gustosissima... baciotti
RispondiEliminache goduria!
RispondiEliminaConcordo con ogni parola del tuo sfogo. Oramai comicnio a vergognarmi di essere italiana. E la cosa brutta è che te la fanno passare come se fosse tutto normale....già bisogna proprio tirarci su. E i brownies certo sono una bella leva :)
RispondiElimina...ma non vedo il cocco tra gli ingredienti.
baci, elena
almeno tu, se ho ben capito, non vivi in italia. è già qualcosa.
RispondiEliminaio spero con tutto il cuore che i miei figli, da grandi, trovino il coraggio (che non ho avuto io a suo tempo...) di andare all'estero, dove sono sicura avranno maggiori opportunità di mettere a frutto le proprie capacità. e dove non dovranno leggere ogni giorno sui giornali di connivenze mafia politiche, di furbetti del quartierino, di leggi ad personam, di conflitti di interesse e quant'altro...
buoni i brownies....
io mi consolo se penso anche a tante donne picchiate maltrattate e non capite sono una regina... certo l'Italia per la donna per i suoi bisogni anche in fatto di famiglia è davvero poco rassicurante, i tuoi dolcetti però sono meravigliosi! baci Ely
RispondiEliminaecco il motivo per cui per me l'8 marzo non va posto in discussione:
RispondiElimina"L'origine della Festa dell'8 Marzo risale al 1908, quando un gruppo di operaie di una industria tessile di New York scioperò come forma di protesta contro le terribili condizioni in cui si trovavano a lavorare.
Lo sciopero proseguì per diverse giornate ma fu proprio l'8 Marzo che la proprietà dell'azienda bloccò le uscite della fabbrica, impedendo alle operaie di uscire dalla stessa.
Un incendio ferì mortalmente 129 operaie, tra cui anche delle italiane, donne che cercavano semplicemente di migliorare la propria qualità del lavoro.
Tra di loro vi erano molte immigrate, tra cui anche delle donne italiane che, come le altre, cercavano di migliorare la loro condizione di vita. L'8 marzo assunse col tempo un'importanza mondiale, diventando il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli e il punto di partenza per il riscatto della propria dignità.
L'8 Marzo è quindi il ricordo di quella triste giornata.
Non è una "festa" ma piuttosto una ricorrenza da riproporre ogni anno come segno indelebile di quanto accaduto il secolo scorso." Teniamolo ben presente...e per quanto riguarda l'Italia, e' ora che ci rimbocchiamo le mani!!! Serena
complimenti per il brownies e condivido il tuo sfogo, perchè in italia io ho conosciuto delle persone di garnde levatura morale, intelligenti e molto preparate, l'attuale situazioni non rispecchia il reale valore del paese
RispondiEliminaMmmm...la delizia del brownie non ha bisogno di commenti!
RispondiEliminaSemplicemente delicious!!
sposo in pieno il pensiero espresso da luciana L. che ironicamente spesso dice grandi verità. Il dolcino mi piace, sempre brava
RispondiEliminaRicetta davvero sfiziosa e perfetta per tirarsi su di morale...quanto hai ragione, sai???
RispondiEliminaIo comnuque non demordo e continuo a volerme tornare nel nostro paese un po' (tanto) malandato...
ciao!!
Sarebbe più giusto dire così: "Io sono una buona italiana ma in questa Italia non mi riconosco".
RispondiEliminaNon mi vergogno di essere italiana, anzi ne sono orgogliosa, ma mi vergogno per molti miei connazionali (soprattutto quelli che ci comandano),che deturpano anche la mia immagine di italiana e di altri che la pensano come me....stiamo arrivando al collasso, sicuramente qualcosa succederà, deve succedere per forza...dovremmo imparare un po' dai francesi a far sentire di più la nostra voce. Dovremmo gettare via il complesso dello zerbino e del pecorone che ammorbano molti di noi.
Tirati su e rimpinzati con i tuoi dolcetti che sono sicuramente un buon antidepressivo. Ti faccio tanti complimenti per il tuo blog.
Ottima ricetta molto golosa e stuzzicante...bacioni
RispondiElimina1) bentornata, mi mancava leggere le tue news!
RispondiElimina2) concordo con la litti, che adoro in maniera estrema
3) per coccolarsi, niente di meglio dei tuoi piccoli dolcetti!
un bacio
b
Brownies al cocco...urca che goduria! ricetta da segnare!
RispondiEliminamiaD, anche se amaro, il tuo sfogo è legittimo se si pensa a tante delle cose che non funzionano. Bisogna però mettersi nell'ottica di essere un ingranaggio funzionante del meccanismo che PUO' innestare un circolo virtuoso. i tuoi brownies sono eccezziunali nella versione base...chissà che bontà questa variante| se si pensa a questa giornata come un momento di riflessione e solidarietà e non ad una scadenza commercial-consumistica, tutto assume un senso diverso. a te che sei la donna del mio cuore, un bel bacio giallo mimosa.P.
RispondiEliminasi, stiamo cadendo proprio in basso, ma il peggio è che tanta gente non se ne accorge nemmeno..
RispondiEliminasono sicura che il brownie, pero', ti abbia tirato un po' su!
baci
Grazie a tutti!
RispondiEliminaSerena, giusta precisazione...e dunque, buona ricorrenza!
Daisy, non dirlo a me! Io voglio tornare a casa...sono un po' stufa dell'England anche se qui posso fare quello che amo...e in Italy mi sa di no.
Erika, mi piacerebbe che gli italiano si svegliassero una volta per tutte...
MioP!...noi ci sentiamo appena atterri....
Provateli,questi brownies...sono davvero molto molto buonissimi!!
Un sorriso,
D.
Bella la ricetta a contrastare uno spunto di riflessione amaro che condivido.
RispondiEliminaI complimenti vanno alla preparazione ma non di meno al tono usato per sottolineare senza cadere in facili retoriche alcune "carenze" tipicamente italiane. Brava davvero!
Buonissimi i brownies! Poi con cocco devono essere divini. Ho postato mia ricetta dei classicissimi brownies una settimana fa. Sempre un successone!
RispondiEliminaDiletta, come ti capisco. Vivo all'estero da 10 anni ormai, e spesso mi manca l'Italia, tanto che a volte mi chiedo se tornare o meno. L'Italia e' un Paese bellissimo, ma da prendere a pugni.
RispondiEliminaera da tanto che non passavo di qui, e il tuo sfogo che leggo solo ora, mi ha colpito, anche perchè hai saputo esprimere con grande dignità e misura sentimenti che condivido: la rabbia, il senso di impotenza per l'incosciente corsa verso il basso, per l'inarrestabile tensione verso volgarità e ignorante arroganza.
RispondiEliminae per chi come te vive all'estero la visione deve essere davvero molto amara...
silvia - pc
ma per fortuna le tue ricette sono sempre così magiche...
meno male che c'è il brownies...
RispondiEliminaVi interessa sapere quando IO mi vergogno di essere italiana?????? Forse non interessa a nessuno ma lo dico lo stesso...MAI...
La mafia? I furbetti? Diritti alle Donne?...Non credo che al mondo ci sia paese immune da problemi...tanto meno per quanto riguarda la piaga della malavita organizzata...
Io non mi vergongno mai di essere italiana, ma mi vergongno per quegli italiani che si riempiono la bocca di tanta retorica e luoghi comuni, che non ci pensano due volte a sparlare del proprio paese, di quelli che pensano che basta abdare all'estero per sentirsi superiori e giudicano con tanta leggerezza...
Sono gli italiani che fanno l'Italia...
Scusate ma il brownies mi è andato di traverso...
meno male che c'è il brownies...
RispondiEliminaVi interessa sapere quando IO mi vergogno di essere italiana?????? Forse non interessa a nessuno ma lo dico lo stesso...MAI...
La mafia? I furbetti? Diritti alle Donne?...Non credo che al mondo ci sia paese immune da problemi...tanto meno per quanto riguarda la piaga della malavita organizzata...
Io non mi vergongno mai di essere italiana, ma mi vergongno per quegli italiani che si riempiono la bocca di tanta retorica e luoghi comuni, che non ci pensano due volte a sparlare del proprio paese, di quelli che pensano che basta abdare all'estero per sentirsi superiori e giudicano con tanta leggerezza...
Sono gli italiani che fanno l'Italia...
Scusate ma il brownies mi è andato di traverso...
Cara D.,
RispondiEliminagrazie per il tuo commento...però forse mi hai fraintesa: ripeto, io non mi vergono di essere italiana! Ho espresso solo la mia amarezza perchè è innegabile che il nostro paese in questo periodo sta soffrendo e c'è una tensione verso il basso anzichè verso l'alto.
E un'altra cosa...dissento su tutta la linea quando parli di chi va all'estero e si sente superiore. Tu sai perchè io vivo all'estero e come me, tanti italiani? Tu sai cosa si prova a dover scegliere di andare via dal proprio paese per poter avere la possibilità di lavorare e mettere a frutto i tanti anni di studio?? E sapere che al rientro (perchè ho deciso di tornare) forse dovrai rinunciare a parte di ciò che sei (nel mio caso, ricercatrice) e accontentarti di un lavoro come un altro ( se lo si trova) perchè in italia non contano (per lo meno in accademia) meriti ed esperienza ma solo se sei amico di qualcuno o se sei stato anni a leccare il culo al professore di turno??? Ecco, forse tutte queste cose non le sai e allora la prossima volta prima di giudicare, pensa bene a chi c'è di fronte a te.
Un sorriso,
D.
Sono stata anch'io all'estero...e mi dispiaceva molto quando incontravo i miei compaesani che sapevano solo parlare male dell'italia. Mi rendo conto che in alcuni settori come quello della ricerca l'Italia non da garanzie e non mette in condizioni persone come voi che hanno studiato da matti di poter lavorare...quello che critico non è il fatto di cercare la felicità e la gratificazione in un altro paese, ma l'atteggiamento che spesso ho riscontrato quando ero all'estero...e spesso da italiani.
RispondiEliminaOvviamente ho incontrato anche molte persone (specialmente alcune signore inglesi) che amavano l'Italia alla pazzia...
Comunque...non volevo sicuramente giudicare...ho letto qualche commento e volevo dire la mia...i blog servono soprattutto a questo, no?
a presto..
D., certo tu sei libera di poter dire la tua qui sopra come ovunque.
RispondiEliminaNon volevo risultare scontrosa ma hai toccato un tasto che ultimamente per me è dolente: i ricercatori italiani (e parlo in generale) all'estero sono considerati d'eccellenza e in patria non sono valorizzati.
Però consentimi, molte volte le signore inglesi che amano l'Italia alla pazzia, amano il cibo, le cittè e i nostri paesaggi...ma quando si scontrano con l'Italia soffocata dalla burocrazia, disorganizzata etc etc...si lamentano e partono i vari "eh ma in Italia...voi italiani di qui e voi italiani di là"...
Un'ultima piccola cosa....leggere dell'Italia e di chi ci governa sulla stampa estera non è molto edificante per noi italiani.
Un sorriso e a presto,
D.