lunedì 24 maggio 2010

Panna cotta al Timo limone con Fragole

Panna cotta al timo-limone con fragole e shortbread alle nocciole

Questa panna cotta è un altro amore a prima vista (e un altro "furtarello"!) e ve l'avevo già presentata un annetto fa. Mi piace perchè è facile e veloce e l'uso delle maizena come addensante è davvero una genialata perchè come risultato s ottiene una crema veramente delicata e morbida. Questa volta ho voluto aromatizzarla in modo più avventuroso e fra le varie piantine dell'angolo delle erbe nel mio orticello, la scelta è caduta sul timo limone...next time si prova con la liquirizia!!

PANNA COTTA al TIMO LIMONE
Per 3 bicchieri

200ml Latte
200ml Panna fresca
50g Zucchero
15g Maizena
1 Manciata di rametti di timo limone
Scorsa di 1/2 limone

Portare a bollore il latte e la panna con il timo limone e la scorza del limone. Spegnere e lasciare in infusione per 15-20'. E' opportuno schiacciare con il dorso di un cucchiaio il timo limone e la scorza del limone per liberare gli aromi. Portare nuovamente a bollore e filtrare. Setacciare la maizena in una ciotola e aggiungere mescolando un cucchaio di latte/panna alla volta in modo che non si formino grumi. Rimettere sul fuoco e cuocere per 3-4' dal bollore. Spegnere, mescolare per qualche minuto per raffreddare e versare nei bicchierini (o vasetti) e far raffreddare completamente. Servire con un cucchiaio o due di fragole (o frutta a piacere) condite con poco zucchero e succo di limone.
Volendo si può mettere sopra le fragole (immediatamente prima di servire) un po' di crumble o accompagnare con dello shortbread alle nocciole (come nella foto) per aggiungere un tocco croccante...e chic!

Un sorriso fresco e profumato,
D.

giovedì 20 maggio 2010

Shortbread o Jenga?

Shortbread or Jenga?

Quando ho deciso come fotografare questo shortbread e di conseguenza quando ho scelto il titolo del post, mi sono sentita molto Esselunga!! Vi rivordate le loro pubblicità di qualche tempo fa in cui associavano un prodotto ad una cosa, un animale, un personaggio storico o un'attività? Del tipo....

Non so a voi, ma a me alcune facevano proprio sorridere!

La ricetta è di Trish Deseine tratta dal suo "Piccoli spuntini fra amici"; io l'ho modificata solo aggiungendo le nocciole. Ad essere sincera non sono molto amante dello shortbread ma questo l'ho trovato squisito...croccante, friabile e davvero piacevole al palato.

SHORTBREAD alle NOCCIOLE

250g Burro salato (io, Burro Salato 1889)
300g Farina
90g Zucchero
200g Nocciole tostate

Nel mixer tritare le nocciole con lo zucchero abbastanza finemente e poi trasferirle in una ciotola abbastanza capiente. Sempre nel mixer mettere la farina e il burro freddo tagliato a tocchetti e far andare alla massima velocità fino a quando il burro è sabbiato, cioè si è completamente mischiato alla farina formando delle briciole. Rovesciare sulle nocciole e impastare velocemente come per fare la frolla. Stenderlo subito con le mani in un teglia, rettangolare o tonda, foderata di carta da forno ad uno spessore di 1 cm. Lasciare riposare in frigorifero per una buona mezzo'ora e nel frattempo accendere il forno a 150°C. Infornare e cuocere per 50' fino a quando bello dorato. Togliere da forno, lasciare raffreddare per qualche minuto e poi con un coltello affilato tagliare a spicchi (se si è usata un teglia tonda) o a bastoncini (se si è usata una teglia rettangolare) e lasciare raffreddare completamente.

Con questa ricettina volevo partecipare al contest di Sandra in collaborazione con le Fattorie Fiadino perchè ci tenevo ad assaggiare questa novità visto che da quando vivo in England sono diventata una fan del burro nordeuropeo e non vado più molto d'accordo con quello italiano. Il Burro Salato 1889 ha superato la prova non solo perchè al contrario di molte marche italiane il suo sapore non e' grasso o pesante (avete presente quel fastidiosissimo retrogusto "burroso"?) ma anche perchè a P., che è ancora più puntiglioso della sottoscritta in fatto di burro (e retrogusto burroso), questo shortbread è piaciuto un tot! L'unico appunto è che l'ho trovato poco salato...se la nota sapida fosse leggermente più marcata, sarebbe perfetto.
Mi scuso con Sandra e con le Fattorie Fiadino per non essere stata puntuale ma negli ultimi tempi la mia vita è un gran casino...fra lavoro, nube vulcanica e imprevisti vari, mi son persa via ancora una volta !

Un sorriso meglio tardi che mai,
D.

PS. Per chi non lo sapesse, Jenga è un gioco da tavolo abbastanza divertente!

lunedì 17 maggio 2010

Piccoli Tiramisù al Pistacchio con Fragole

Tiramisù al Pistacchio con Fragole

L'idea del "Tiramisù in vasetto" non è farina del mio sacco...l'ho presa in prestito da Wiggi che l'ha presa in prestito da Sadler. Comunque, posso modestamente dire di aver potuto assaggiare l'originale al suo splendido wedding e, giusto per non farmi mancare niente, mi sono portata a casa due, e dico ben due!, vasetti di queste piccole bontà...ma non senza fatica, visto che i camerieri al rinfresco hanno cercato di portare via i miei tesssssssssssori più volte, ignari del benestare del loro capo...

Cercando di non scopiazzare tutto dalla Spilucchina, ho pensato di abbinare alle fragole due sapori che con esse si sposano (per rimanere in tema!) alla perfezione, il cioccolato, per il biscuit, e il pistacchio, per la crema...e solo in questo caso posso dire che il triangolo ha davvero un suo perchè!!!!

TIRAMISU' al PISTACCHIO con FRAGOLE
Per 8 vasetti

Per il BISCUIT al CACAO
(Ricetta di Ilona Chovancova tratta dal suo libro "Rotoli")

5 Uova
120g Zucchero
120 g Farina 00
2 Cucchiai Cacao amaro
1 Pizzico sale

Accendere il forno a 180°C. Separare gli albumi dai tuorli e montare questi ultimi con lo zucchero fino a quando sono bianchi e soffici. Setacciare la farina insieme al cacao amaro e al pizzico di sale ed aggiungerli un po' alla volta ai tuorli, mescolando delicatamente dal basso verso l'alto. Montare gli albumi a neve non troppo soda ed unirli al composto di tuorli e farina mescolando molto delicatamente sempre dal basso verso l'alto. Versare l'impasto in una placca (25 x 35/40 cm) foderata con carta da forno. Cuocere per 12-15'. Sfornare e lasciare raffreddare completamente.

Per la CREMA di MASCARPONE al PISTACCHIO
(Ricetta della crema base tratta dal numero di Aprile 2010 di Sale&Pepe)

5 Uova
500g Mascarpone
200g Zucchero
100-150g Pasta di Pistacchio di Bronte

Separare le uova e montare in una ciotola capiente i tuorli con lo zucchero fino a quando bianchi e soffici. In un'altra ciotola mescolare il mascarpone con la crema di pistacchio ed amalgamare bene. Aggiungere il mascarpone ai tuorli montati e mescolare delicatamente. Montare a neve soda gli albumi ed aggiungerli al mascarpone/tuorli un po' in due volte mescolando con una frusta dal basso verso l'alto. E' importante che la crema rimanga soffice e leggera.

Per il MONTAGGIO

Biscuit al cioccolato
Crema di mascarpone al pistacchio
Caffè
Fragole
Cacao amaro

Coppare il biscuit al cioccolato con un coppapasta delle dimensioni del diametro del vasetto (altrimenti si possono tagliare delle strisce come se fossero savoiardi) e tagliare a fettine una 20na di fragole. Iniziare a mettere sul fondo del vasetto un disco di biscuit inzuppato nel caffè, poi uno strato di crema al mascarpone (1-2cucchiai), uno strato di fragole e proseguire con un secondo strato fatto solo da biscuit inzuppato nel caffè e crema al mascarpone. Cospargere con il cacao amaro e decorare con mezza fragola.

E qui l'originale di Sadler:

Tiramisù...

Ah proposito, ben tornata Wiggi!!!!!!!!!!

Un sorriso con il coperchio,
D.

giovedì 13 maggio 2010

Baci di Alassio

Baci di Alassio

Quando li ho visti sul numero di Marzo di Sale&Pepe, me ne sono subito innamorata....solo che come i Baci di Dama sembrano "very easy-peasy" da fare, ma ahimè dietro alla loro ricetta semplice si nasconde qualche insidia...Io sono riuscita a sfornare dei baci perfetti solo alla terza infornata!!!! Meno male che sono testarda perchè questi dolcetti sono STRA-SUPER-BUONISSIMI...soprattutto se vengono "dimenticati", chiusi in una scatola di latta, per un paio di giorni!

Come dicevo la ricetta è semplice semplice e, con qualche piccolo accorgimento, di sicura riuscita...soprattutto al primo colpo!

BACI di ALASSIO
Per una 20na di dolcetti

250g Nocciole tostate
200g Zucchero
25g Miele
25g Cacao amaro
2 Albumi (60-70g) (*)

Tritare finemente nel mixer le nocciole insieme allo zucchero e rovescierle in una ciotola capiente. Setacciarvi sopra il cacao e mescolare bene. Aggiungere il miele e amalgamare. Montare a neve ferma gli albumi e incorporarli un po' alla volta al resto degli ingredienti. Questo è davvero il punto critico perchè l'impasto deve risultare consistente (quasi duro) in modo i baci mantengano la loro forma in cottura (**). Quindi è possibile che gli albumi non debbano essere messi tutti. Riempire con l'impasto una sac à poche munita di bocchetta a stella grande. Su una placca foderata con carta forno formare dei dolcetti grandi come un mezzo guscio di noce tenendoli ben distanziati perche' in cottura gonfiano. Infornate a 180°C statico per 10-12' (si deve formare una specie di crosticina) nel ripiano medio. Sfornare e lasciare raffreddare. Accoppiare con un cucchiaino di ganache al cioccolato fondente. Conservsare in una scatola di latta (o in contenitore di plastica a chiusura ermetica). Per gustarli in tutta la loro meravigliosa e semplice bontá lasciarli riposare per qualche giorno.

GANACHE

75g Cioccolato fondente (50-70%)
75g Panna fresca

Portare ad ebollizione la panna e togliere dal fuoco. Aggiungere il cioccolato a pezzetti e mescolare fino a quando il cioccolato è sciolto e la crema liscia e lucida. Lasciare raffreddare fino a quando è densa e consistente.

(*) La ricetta originale non specifica il peso degli albumi; io ho considerato il peso dell'albume di un uovo medio (circa 35g).

(**) L'impasto ha la giusta consistenza quando si fa un po' fatica a spremerlo con la sac à poche; io al secondo tentativo mi sono accorta formando i baci che l'impasto era un po' troppo morbido e allora ho deciso di lasciarli asciugare per qualche ora sulla placca prima di infornarli. In cottura si sono allargati comunque anche se meno della prima volta.

Un sorriso che uno tira l'altro,
D.

lunedì 10 maggio 2010

Pane Integrale con Uvetta e Rosmarino

Raisin & Rosemary Wholemeal Loaf

Eccomi di nuovo!!!.....Lo so che tempo fa avevo promesso di non fare più lo yo-yo ma in questo ultimo periodo le mie giornate sono presissime e la mia testa sempre più disorganizzata nonostate le cose da organizzare siano molte. Sto aspettando che la mia wedding planner torni dal suo viaggio di nozze così che insieme all'altra mia amica aristoricca e ormai famosa (se arrivate in fondo capirete perchè...) prendano in mano le redini del mio wedding...chè non si sa bene ancora come nè quando (ma forse un po' sì)...però si sa chi e dove!!!

L'idea di questo abbinamento insolito mi è venuta da uno dei tanti libri di cookies che mi ritrovo...i biscotti uvetta e rosmarino non li ho ancora provati, ma il pane è venuto buonissimo.

PANE INTEGRALE con UVETTA & ROSMARINO (ormai, sempre e solo Allam & McGuinnes' Style)
Per 2 filoni da 800g (uno integrale semplice e uno condito)

Per il LIEVITINO

100g Lievito madre
100g Farina manitoba
100g Acqua

Mescolare tutti gli ingredienti, coprire con pellicola e lasciare lievitare per 12-24 ore a temperatura ambiente.

Per l'IMPASTO

300g Lievitino
800g Farina semi integrale (*)
400g Acqua
20g Sale

50g Uvetta (ammollata e strizzata)
1 Piccola manciata di aghi di rosmarino

In una ciotola capiente mettere il lievitino, la farina e l'acqua. Mescolare con un cucchiaio fino a quando l'impasto assume un aspetto "grumoso", poi rovesciare sulla spianatoia e impastare per 10'. Formare una palla, coprirla con pellicola e far riposare per 20-30'. Riprendere l'impasto, cospargerlo con in sale ed impastare ancora per 20-30' minuti o fino a quando l'impasto è liscio, elastico e si ha il così detto "window effect", cioè prendendo un pezzettino di impasto e allungandolo fra le dita questo si estende fino a diventare trasparente senza lacerarsi (il glutine è pronto). Formare una palla e metterla in una ciotola leggermente unta. Coprire con pellicola e lasciarla riposare una ventina di minuti in modo che il glutine si rilassi. A questo punto dividere in due l'impasto, aggiungere solo ad una metà l'uvetta e il rosmarino ed impastare delicatamente per distribuirli uniformemente. Formare una palla sia con entrambe le metà, mettere in due ciotole leggermente unte e lasciare lievitare per 1-2 ore coperte con pellicola. Stendere delicatamente con le mani un impasto alla volta a formare un rettangolo spesso circa 2,5 cm e fare due giri di pieghe del primo tipo. Coprire con pellicola e lasciare riposare un'ora. A questo punto formare i due impasti facendo due filoni e metterli in un cestino rettangolare ricoperto con un canovaccio infarinato. La chiusura dei filoni deve essere in alto. Se invece si vuole usare la carta da forno per ricoprire il cestino, le chiusure devono stare in basso. Cospargere abbondantemente con della semola rmacinata, coprire il pane con la pellicola, richiudere i lembi del canovaccio e mettere in frigo nel ripiano in basso per 8-12 ore. Tirare fuori dal frigorifero e lasciare lievitare a temperatura ambiente (ci vorrebbero 25-27°C) per 1-4 ore. Il pane è pronto per essere infornato quando premendo con un dito, la fossetta torna su velocemente. Accendere il forno a 240°C e inserire subito una teglia in modo che si scaldi bene. Quando in temperatura, tirare fuori la teglia e lavorando velocemente, rovesciare il pane (se si è usato un canovaccio) o farlo scivolare (se si è usata la carta da forno) sulla teglia, incidere con una lametta e rimettere in forno. Spruzzare con acqua per 10 secondi in modo che si formi umidità e cuocere per 40-45'. Il pane non dovrebbe impiegarci molto di più. E' cotto quando picchiettando il fondo, questo suona vuoto.

Questo è unm pane dal gusto particolare molto adatto a sapori forti come formaggi di capra stagionati o formaggi erborinati.

Un sorriso gustoso,
D.

PS. Cara Lydiuzz, aristoricca e famosa....sei proprio una ragazza in gamba!!

Lydia & IlSole24Ore

Non c'è niente di meglio che sorseggiare un buon caffè gustando un Bacio di Alassio (stay tuned...) e leggere di una tua amica sul giornale! (Il Sole 24 Ore, Lunedì 3 Maggio 2010 nella sezione Gusto&Business).
Ah, la foto di Lydia è stata fatta da Wiggi....attentenzione chè quelle due insieme sono un'associazione a delinquere e ce ne faranno vedere delle belle!