sabato 25 dicembre 2010

Panettone: Buon Natale 2010!

Panettone

Sempre di corsa....sempre con la testa occupata da mille pensieri ma...non potevo mancare oggi per augurarvi di trascorrere un felice e goloso Natale con i vostri cari!! Grazie, perchè il vostro sostegno e il vostro affetto sono davvero un regalo prezioso, che scarto e ammiro post dopo post ogni giorno dell'anno.

Merry Christmas!!!!

Un sorriso addobbato,
D.

giovedì 16 dicembre 2010

Torta alla Banana & Caramello Salato: Tutto o Nulla

Banana Cake with Salted Caramel Sauce

Sì perchè le reazioni di chi ha provato questo cake sono state di amore o di odio al primo boccone senza vie di mezzo...proprio come la legge del Tutto o Nulla sulla generazione dell'impulso nervoso! Lo so, sono un'inguaribile biologa ma è davvero la prima cosa a cui ho pensato nel prendere atto dei commenti a questo dolce. A frugare bene nella mia testolina, avrei potuto trovare un paragone più poetico ma che ci volete fare se trovo romantico il nostro sistema nervoso???!!!

A mio avviso, questa torta è un' alternativa molto golosa ai soliti muffin alla banana o al banana bread per far fuori le banane troppo mature. Ho trovato la ricetta sul libro dei panettieri australiani Allam & McGuinness e l'ho seguita pari pari a parte il caramello che ho voluto fare salato per spegnere ed alleggerire un pochino la nota dolce della banana.

BANANA CAKE con SALSA al CARAMELLO SALATO
Per uno stampo da 28 cm

Per la torta alla banana
300g Farina autolievitante (o farina normale più mezza bustina di lievito, circa 8g)
250g Burro morbdo
300g Zucchero (*)
4 Uova medie
200g Panna acida (facoltativo)
1 Baccello di vaniglia
20g Sciroppo d'acero
2-3 Banane mature

Accendere il forno a 200°C. In una ciotola capiente montare con le fruste elettriche (o nell planetaria) il burro morbido insieme allo zucchero e ai semini di vaniglia fino ad ottenere un composto bianco e soffice. Aggiungere un uovo alla volta facendo attenzione a incorporarlo bene all'impasto. Aggiungere la panna acida in due volte e infine la farina setacciata. In un'altra ciotola tagliare a pezzettoni le banane e schiacciarli con una forchetta ottenendo una purea grossolana e se lo si usa, aggiungere lo sciroppo d'acero. Aggiungere le banane all'impasto, mescolare bene e versare nello stampo imburrato ed infarinato. Infornare e immediatamente abbassare la temperatura a 180°C. Cuocere per 55'-65' (prova stecchino). Sfornare e lasciare intiepidire su una gratella.

(*) La ricetta originale ne prevede 355g , decisamente troppi. Io ho diminuito di 50g, ma 250g sono più che sufficienti.

Per la salsa al caramello
300g Zucchero
100ml Acqua
30ml glucosio liquido (facoltativo)
200ml Panna fresca
80g Burro salato (non salato per la versione normale)

In un pentolino dai bordi alti mettere lo zucchero, l'acqua e il glucosio liquido (se lo si usa), mescolare delicatamente con un cucchiaio. Mettere sul fuoco e senza mescolare ulteriormente cuocere fino a quando lo zucchero ha preso un color caramello non troppo scuro. Nel frattempo scaldare su fuoco basso la panna portandola quasi all'ebollizione (ma non deve bollire nè fremere). Quando il caramello è pronto, allontanare dal fuoco e aggiungere un po' alla volta la panna (attenzione che il composto inizierà a bollire ferocemente) e rimettere sul fuoco fino a quando si ottiene una salsa liscia ed omogenea. Spegnere, lasciare raffreddare qualche minuto ed aggiungere il burro.

Per servire
Sformare la torta che deve essere ancora tiepida su un piatto o un'alzatina e con uno stecchino fare un po' di buchi sulla superficie. Versare il caramello e stenderlo con una spatola. Il massimo sarebbe accompagnare la torta con una pallina di gelato allo yogurt oppure con della panna acida. Mi raccomando, in questo caso si devono tagliare delle fette piccine, perchè il troppo stroppia!

Si potrebbe anche servire la torta con il caramello a parte così ognuno fa da sè. Se il caramello indurisce basta passarlo per un minuto al microonde o riscaldarlo su fuoco bassissimo. Un'alternativa al caramello può essere senza dubbio una salsa al cioccolato fondente. Si può anche preparare semplicemente la torta e gustarla da sola con una buona tazzà di the o caffè.

Un sorriso Sweet&Sour,
D.

venerdì 3 dicembre 2010

Tartellette ai Cachi & Croccante di Noci: Come la Fenice

Tartellette with Persimmon Jelly & Walnut Brittle

Altro esempio di amore a prima vista...o meglio, mi sono innamorata prima delle piastrelline bianche e blu usate per lo styling della foto e poi, solo dopo averla provata, della ricetta che arriva dritta dritta dal libro Dolci E Fiori, per ogni stagione dell'anno.

Sabato sera vado da mia mamma che mi dice "la fai la torta per la gara di S.Martino, vero?"...io casco dalle nuvole come succede ormai sempre più spesso e rispondo: "No, a dire il vero non ho pensato a nulla e non è che abbia tutta questa voglia"; seguono 15 minuti di opera di convincimento da parte dei presenti: madre, fidanzato e cugina. Riescono nel loro intento ma sorgono due problemi non da poco: non so quale torta fare e anche sapendolo non saprei dove andare a recuperare gli ingredienti che mi servono. Pensa che ti ripensa, taglio la testa al toro con un "userò quello che ho in casa". Frugo in dispensa e negli armadi della cucina e trovo tutto, solo però in tanti pacchettini aperti semi vuoti (o mezzi pieni) che così non servono a nulla. Salto fuori con "faccio lo strudel e chi si è visto si è visto", P. che ha deciso di remare contro ribatte "ma no lo strudel no, è buono ma non è mica bello"....inizio a contare, lui prosegue "ma perchè non usi qualcosa del nostro giardino?...abbiamo le noci, le nocciole, i cachi e i fichi nel vasetto..è meglio che li usi perchè onestamente non è che abbiano proprio una bella faccia"...sono oltre il 100, sorvolo sul commento a proposito dei miei fichi invasati (che per altro hanno una faccia splendida, tiè!) e torno indietro a "noci, nocciole, cachi".....elimino le nocciole e rimangono noci e cachi....noci e cachi...."ma dov'è che ho vist.....ma sì, la ricetta delle piastrelline bianche e blu!". Prendo il libro, faccio la frolla usando tutto il burro che ho e vado a dormire serena. Domenica mattina, sveglia presto perchè la gelatina di cachi deve solidificare. Siccome è una gara di torte, decido di fare la versione "tarte" e cuocio un guscio e 3 guscetti per le tartellette. A questo punto i miei ricordi si fanno confusi....non so nè il perchè nè il per come io sia riuscita a far fare un salto carpiato a 'sto benedetto guscio che ovviamente si spiaccica sul pavimento e istantaneamemnte diventa un crumble. Impreco mentre raccolgo i pezzi anche perchè è domenica, i negozi son chiusi e non ho più burro. Proprio quando stavo per farmene una ragione, "'sta torta non s'ha da fare, punto" mi illumina l'idea, forse troppo all'avanguardia per il paesello in cui vivo, di una tarte destrutturata facendo così risorgere il mio dolce dalle proprie ceneri, come la fenice. E' con un bel vassoio di ceramica bianca con le tartellette supersisti e i bicchierini a formare una composizione molto zen che mi presento puntuale alla gara.

TARTELLETTE di CACHI & CROCCANTE di NOCI
Per 6 persone

Per la frolla:
250g Farina 00
150g Burro morbido
60g Zucchero
75g Noci tritate finemente
2 tuorli
2 Tbsp acqua
1 Pizzico di sale

Preparare le frolla e farla riposare in frigorifero per 1 ora. Stenderla ad uno spessore di 3-4mm e rivestire 6 stampi per tartellette. Cuocere in forno a 160°C per 20-25'.

Per la gelatina di cachi:
500g Cachi maturi
20g Zucchero
7g Gelatina in fogli
Succo di mezzo limone

Ammollare la gelatina in acqua fredda. Pelare i cachi e frullarli con il limone e lo zucchero. Sgocciolare la gelatina e farla sciogliere in un pentolino a fuoco dolce con uno o due cucchiai del frullato. Una volta sciolta aggiungerla al resto mescolando bene. Distribuirla nelle tartellette e lasciare riposare in un luogo fresco fino al completo rassodamento.

Per il croccante:
75g Noci tritate grossolanamente
150g Zucchero
4 Tbsp Acqua

Sciogliere lo zucchero in un tegamino con i 4 cucchiai di acqua senza mescolare. Quando il caramello è diventato biondo aggiungere le noci poco alla volta in modo che lo zucchero non si raffreddi e quindi cristallizzi. Stendere il croccante su un foglio di carta da forno e lasciare raffreddare.

Subito prima di servire spezzettare il croccante e decorare le tartellette (o i bicchierini). Questa operazione deve essere fatta al momento altrimenti il croccante si inumidisce.

Tartellette In a Glass

Senza dubbio le tartellette e i bicchierini (che sono stati una piacevole sorpresa) sono la forma migliore per gustare questo dolce perchè le varie consistenze rimangono più equilibrate. Ho provato (come vedete nella prima foto) a fare una piccola tarte ma l'assaggio della fetta non mi ha dato la stessa soddisfazione.
Ed ecco il mio cachi che regala un allegro tocco di colore al giardino imbiancato dalla neve.

Persimmon Tree

Un sorriso arancione e buon week end,
D.