
Altro esempio di amore a prima vista...o meglio, mi sono innamorata prima delle piastrelline bianche e blu usate per lo styling della foto e poi, solo dopo averla provata, della ricetta che arriva dritta dritta dal libro Dolci E Fiori, per ogni stagione dell'anno.
Sabato sera vado da mia mamma che mi dice "la fai la torta per la gara di S.Martino, vero?"...io casco dalle nuvole come succede ormai sempre più spesso e rispondo: "No, a dire il vero non ho pensato a nulla e non è che abbia tutta questa voglia"; seguono 15 minuti di opera di convincimento da parte dei presenti: madre, fidanzato e cugina. Riescono nel loro intento ma sorgono due problemi non da poco: non so quale torta fare e anche sapendolo non saprei dove andare a recuperare gli ingredienti che mi servono. Pensa che ti ripensa, taglio la testa al toro con un "userò quello che ho in casa". Frugo in dispensa e negli armadi della cucina e trovo tutto, solo però in tanti pacchettini aperti semi vuoti (o mezzi pieni) che così non servono a nulla. Salto fuori con "faccio lo strudel e chi si è visto si è visto", P. che ha deciso di remare contro ribatte "ma no lo strudel no, è buono ma non è mica bello"....inizio a contare, lui prosegue "ma perchè non usi qualcosa del nostro giardino?...abbiamo le noci, le nocciole, i cachi e i fichi nel vasetto..è meglio che li usi perchè onestamente non è che abbiano proprio una bella faccia"...sono oltre il 100, sorvolo sul commento a proposito dei miei fichi invasati (che per altro hanno una faccia splendida, tiè!) e torno indietro a "noci, nocciole, cachi".....elimino le nocciole e rimangono noci e cachi....noci e cachi...."ma dov'è che ho vist.....ma sì, la ricetta delle piastrelline bianche e blu!". Prendo il libro, faccio la frolla usando tutto il burro che ho e vado a dormire serena. Domenica mattina, sveglia presto perchè la gelatina di cachi deve solidificare. Siccome è una gara di torte, decido di fare la versione "tarte" e cuocio un guscio e 3 guscetti per le tartellette. A questo punto i miei ricordi si fanno confusi....non so nè il perchè nè il per come io sia riuscita a far fare un salto carpiato a 'sto benedetto guscio che ovviamente si spiaccica sul pavimento e istantaneamemnte diventa un crumble. Impreco mentre raccolgo i pezzi anche perchè è domenica, i negozi son chiusi e non ho più burro. Proprio quando stavo per farmene una ragione, "'sta torta non s'ha da fare, punto" mi illumina l'idea, forse troppo all'avanguardia per il paesello in cui vivo, di una tarte destrutturata facendo così risorgere il mio dolce dalle proprie ceneri, come la fenice. E' con un bel vassoio di ceramica bianca con le tartellette supersisti e i bicchierini a formare una composizione molto zen che mi presento puntuale alla gara.
TARTELLETTE di CACHI & CROCCANTE di NOCI
Per 6 persone
Per la frolla:
250g Farina 00
150g Burro morbido
60g Zucchero
75g Noci tritate finemente
2 tuorli
2 Tbsp acqua
1 Pizzico di sale
Preparare le frolla e farla riposare in frigorifero per 1 ora. Stenderla ad uno spessore di 3-4mm e rivestire 6 stampi per tartellette. Cuocere in forno a 160°C per 20-25'.
Per la gelatina di cachi:
500g Cachi maturi
20g Zucchero
7g Gelatina in fogli
Succo di mezzo limone
Ammollare la gelatina in acqua fredda. Pelare i cachi e frullarli con il limone e lo zucchero. Sgocciolare la gelatina e farla sciogliere in un pentolino a fuoco dolce con uno o due cucchiai del frullato. Una volta sciolta aggiungerla al resto mescolando bene. Distribuirla nelle tartellette e lasciare riposare in un luogo fresco fino al completo rassodamento.
Per il croccante:
75g Noci tritate grossolanamente
150g Zucchero
4 Tbsp Acqua
Sciogliere lo zucchero in un tegamino con i 4 cucchiai di acqua senza mescolare. Quando il caramello è diventato biondo aggiungere le noci poco alla volta in modo che lo zucchero non si raffreddi e quindi cristallizzi. Stendere il croccante su un foglio di carta da forno e lasciare raffreddare.
Subito prima di servire spezzettare il croccante e decorare le tartellette (o i bicchierini). Questa operazione deve essere fatta al momento altrimenti il croccante si inumidisce.
Senza dubbio le tartellette e i bicchierini (che sono stati una piacevole sorpresa) sono la forma migliore per gustare questo dolce perchè le varie consistenze rimangono più equilibrate. Ho provato (come vedete nella prima foto) a fare una piccola tarte ma l'assaggio della fetta non mi ha dato la stessa soddisfazione.
Ed ecco il mio cachi che regala un allegro tocco di colore al giardino imbiancato dalla neve.

Un sorriso arancione e buon week end,
D.