martedì 13 dicembre 2011

Lussekatter: Santa Lucia al Cubo


Lussekatter

Oggi è Santa Lucia e anche io come molti foodblogger ho deciso di accogliere l'iniziativa di Caris e di stringermi intorno alla Fondazione Santa Lucia, ai suoi pazienti e al personale che vi lavora per manifestare la mia solidarietà contro una decisione profondamente ingiusta da parte della Regione Lazio che vuole chiudere a fine mese questo istituto per mancanza di fondi, sì avete capito bene, per mancanza dei soldi necessari a mantenere in piedi la struttura e a pagare gli stipendi. Ma come si fa anche solo a pensare di chiudere un centro di eccellenza che rappresenta per molte persone e soprattutto per molti bambini l'unica risorsa, il punto di riferimento per tornare a (o per sperare di) migliorare la propria qualità di vita e di conquistare quella che per tanti di noi è semplice normalità?
Grazie all'operazione di sensibilizzazione al problema che i genitori dei piccoli pazienti hanno fatto, sembra che qualche cosa si stia muovendo a favore di questa fondazione.....ma io sono un po' come S. Tommaso e se non vedo non credo. E  mi aspetto di sentir parlare del Santa Lucia, aperto ed operativo, anche nel 2012 (e dopo ancora)!

I Lussekatter, cioè i "gatti di Santa Lucia", sono delle brioche svedesi allo zafferano che vengono mangiate per colazione il giorno di Santa Lucia; questa giornata è una festa molto sentita nei paesi del Nord Europa ma anche in alcune zone della nostra penisola.

LUSSEKATTER
Per 10 pezzi

1/2 Cucchiaino di pistilli di zafferano (o 1 bustina) (*)
2 Cucchiai di acqua bollente
500g Farina forte (tipo Rieper)
220 ml Latte tiepido
12g Lievito di birra
1 Uovo
75g Zucchero (se ne possono mettere 50-100g a seconda della dolcezza che si vuol dare all'impasto)
100g Burro morbido
1 Pizzico Sale

Mettere lo zafferano in una tazzina da caffè, aggiungere l'acqua bollente, coprire con la pellicola e lasciare riposare il più a lungo possibile (fino a 12 ore).
Nella ciotola dell'impastatrice (o in una ciotola capiente) mettere la farina, lo zucchero e il sale e mescolare bene. Sciogliere il lievito nel latte tiepido ed unire l'uovo sbattendolo leggermente con la forchetta per romperlo. Avviare a velocità medio-bassa ed aggiungere alla farina il latte-lievito-uovo. Aggiungere anche l'acqua con lo zafferano precedentemente filtrata. Impastare bene fino a quando lìimpasto si incorda, diviene cioè liscio e si stacca dalla ciotola. A questo punto aggiungere il burro morbido un pezzetto per volta fecendo assorbire bene ogni pezzetto prima di aggiungere il successivo. Incordare nuovamente. Formare una palla e lasciare lievitare fino al raddoppio coperto da pellicola. Al raddoppio, riprendere la pasta e dividerla in 10 pezzi da circa 90g l'uno. Formare con ognuno una pallina stretta, lasciare riposare 15' in modo che il glutine si rilassi e porcedere a formare dei cordoncini lunghi 35-40 cm. Arrotolare ogni cordoncino a S (oppure formare un 8) mettendo al centro di ogni ricciolo un'uvetta. Mettere le briochine su una placca foderata di carta da forno e far lievitare fino al raddoppio. Spennellare con l'uovo sbattuto e cuocere in forno caldo a 200°C per circa 12 minuti.

Questo pandolce è molto aromatico ed è perfetto insiema alla marmellata per una colazione dolce. Diminuendo la quantità di zucchero a 50g queste briochine possono anche essere consumate insieme a formaggi e salumi per un inizio di giornata o una merenda salata.

(*) Io che non amo molto lo zafferano ne metto solo mezza bustina in modo che l'aroma sia leggero e non marcato.


Un sorriso solidale,
D.

venerdì 9 dicembre 2011

Cavatelli: From London With Love


Making Cavatelli 

Un post volante piccino picciò....cliccate sulla foto e venitemi a trovare su GM! Vi aspattano i cavatelli "step by step", una ricetta e un libro...

Un sorriso buon week end,
D.

lunedì 5 dicembre 2011

Tigelle: Gozzoviglio Mode On


Tigelle 

Dopo le "fatiche" dei biscotti (per la cronaca, domenica ne ho fatti altri...per il mio alberello!) ho messo le mani in pasta perchè mi è venuta voglia di tigelle. Questo tipico pane del modenese, insieme alle focaccette fritte della mia mum e ai panzerotti, sono il simbolo del gozzoviglio rilassato di casa nostra. Quando si ha voglia di stare tutti insieme in allegria sbocconcellando qualcosa ecco che la scelta cade su una di queste tre squisitezze. Dopo due giorni un po' pieni, avevo il desiderio di chiudere il week end con una bella cenetta tranquilla: io e P. seduti sul divano con i piedi sul pouf....insomma un gozzoviglietto! 

La ricetta, ormai super collaudata, me l'ha passata mia cugina Serena ed utilizza latte e/o panna per ottenere un impasto molto molrbido. La cottura delle tigelle deve avvenire con l'apposito ferro (quello della foto).

TIGELLE
Per 20-25 tigelle 

500g Farina 0
350 ml Latte (o un mix di panna e latte o un mix di acqua e latte)
12g Lievito di Birra
10g Sale

Impastare tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto liscio e morbido (se occorre aggiungere un altro po' di latte). Formare una palla e lasciare lievitare fino al raddoppio. Sulla spianatoia stendere l'impasto ad uno spessore di 3-5mm e ritagliare dei cerchi con un coppa pasto o un bicchiere (devono essere un po' più piccoli del cerchio del ferro). Lasciare riposare una mezz'oretta e nel frattempo sul fornello scaldare bene entrambe le facce del ferro. Cuocere e servire le tigelle calde.

Le tigelle si accompagnano a salumi e formaggi ma l'accompagnamento classico (e  la morte loro) è il battuto di lardo.

Un sorriso ghiotto,
D.

mercoledì 30 novembre 2011

Panpepato di Alda: Una Domenica d'Oro


Come sapete domenica scorsa io e le altre Ragazze dei Navigli (così siamo state soprannominate) abbiamo fatto giornata al mercatino dell'antiquariato...e con nostra somma gioia nonostante il freddino e la stanchezza ci siamo sentite abbracciate dal calore di tutte quelle persone che si sono fermate al nostro banchetto e hanno dato il loro contributo per i bambini di Rocchetta Vara. Al tramonto la nostra bustina gialla (= cassa) era bella pesante e di fronte ad un caffè e con il cuore un po' trepidante abbiamo contato il ricavato fino all'ultimo centesimino...1555 euro!! E' stato un vero successo e ripensando a tutte le emozioni, ai sorrisi, alle chiacchiere e alle persone incontrate non posso fare a meno di pensare di essere proprio una ragazza fortunata. 
La ricetta di questo panpepato è di Alda Muratore, una presenza storica del Forum de La Cucina Italiana. Conservo molto gelosamente le sue ricette, tutte di sicura riuscita, perchè Alda era una persona squisita e generosa che ha sempre condiviso con tutti i suoi segreti cucinieri. Quindi quale ricetta potevo scegliere se non questa per un'occasione così speciale?

Gingerbread Christmas Cookies

PANPEPATO di ALDA
Per tanti biscotti

1,2 Kg Farina 00
200g Burro morbido
250g Zucchero
500g Miele (di quello aromatico, non industriale)
3 Tsp (almeno) di spezie (cannella, zenzero, noce moscata, chiodi di garofano, anice) (*)
15g Lievito per dolci
15g Cacao amaro
2 Uova

Mettere in una pentolino capiente il miele, lo zucchero, il burro e le spezie e far sciogliere tutto a fuoco bassissimo mescolando di tanto in tanto. Lasciare intiepidire a temperatura ambiente ma senza lasciare indurire troppo il composto. In una ciotola molto capace (o nella ciotola dell'impastatrice) mescolare la farina, con il lievito e il cacao. Sbattere leggermente le uova e mescolare con le fruste. Aggiungere sempre con le fruste accese, il composto di miele, zucchero e burro e mescolare fino a quando la pasta è ben liscia. Formare una palla e lasciare riposare l'impasto per una notte in un luogo fresco. Stendere la pasta intorno ai 5 mm di spessore, praticare un forellino con uno stuzzizadenti e cuocere in forno a 170°C per 10' (controllare intorno agli 8 minuti perchè i biscotti non devono scurire). Sfornare, ripassare con lo stuzzicadenti il buchino, lasciare raffreddare, decorare (se volete) e conservare in scotole di latta o a chiusura ermetica.

Questi biscotti, proprio per la presenza di miele, devono frollare per qualche giorno prima di essere consumati perchè appena usciti dal forno sono abbastanza duri. Devono essere quindi preparati con un po' di anticipo.

Per la decorazione: una volta cotti decorarli a piacere con glassa di zucchero.

(*) Per le spezie: io ho adottato queste proporazioni: 3 Tsp Mixed Spice, 1/2 Tsp Cannella, 1/2 Tsp Zenzero, 1/4 Tsp All Spice. Mixed Spice e All Spice arrivano direttamente dall'England quindi non so se sono reperibili anche in Italy. Potete però regolarvi utilizzando 1/2 Tsp di ogni spezia.

Un sorriso grato, 
D.

venerdì 25 novembre 2011

Forza Venite Gente..


Gingerbread Christmas Cookies

..Che c'è del BENE da FARE!!

CHI: Un gruppo di foodblogger  (Io, Lydia, Rebecca, Sarah, Daniela, Patrizia, Cinzia...)

COME: Mercatino di beneficienza in cui si potranno comprare decorazioni natalizie belle e buone (già perchè sono del tutto commestibili ma non avendo i permessi necessari abbiamo aguzzato l'ingegno e travestito i biscotti da decorazioni...) e portatorte e borse belle e pratiche fatti dalla nostra Stella che ha le manine d'oro!

Gingerbread Christmas Cookies

QUANDO: Domenica 27 Novembre 2011 dalle 9.30

DOVE: Mercatino dell'Antiquariato sui Navigli di Milano

PERCHÈ: Per raccogliere fondi per i bambini dalle due case famiglia di Rocchetta Vara che a causa dell'alluvione del 25 Ottobre scorso hanno perso tutto. A questi bambini, già tanto provati dalla vita, serve ogni cosa: una nuova casa, cibo, vestiti, quaderni, libri e giochi...

Mi raccomando non siate pigri e veniteci a trovare in tanti perchè occorrono fondi per poter aiutare questi bambini a ritornare ad una vita il più possibile serena e spensierata!

Un sorriso solidale,
D.

PS. Se fate i bravi e ci aiutate a vendere tutto, lunedì vi do la ricetta di questo super panpepato!
PPS. Se volete dare un'occhiata a parte di quello che sarà sul nostro banchetto, passate da Lydia

lunedì 14 novembre 2011

Torta di Mele & Mandorle: Giusta giusta per la Mia Mum


Venerdì è stata, umoralmente parlando, un disastro di giornata e sono arrivata a sera così giù che avevo bisogno assolutamente di un ricostituente per lo spirito.....è arrivato: in un sacchetto a forma di libro, anzi di due libri e nonc'èbisognochevelodica, di cucina (meno male che P. esiste altrimenti non sarei stata proprio capace di inventarlo!). I due libelli che mi hanno strappato dal grigiore delle mie paturnie sono i nuovi creaturi della banda calycantha di cui vi ho già detto una crostata di mele fà. Dopo cena mi sono messa a sfogliarli con calma e devo dire che sono proprio due gioiellini e vi dico un segreto....nonostante io abbia una passione speciale per le torte di mele, il libro sui canederli mi ha rapito il cuor!

Questa torta però è quella che stava in cima alla lista delle ricette calycanthe da provare (all'istinto non si comanda!) perchè appena l'ho vista ho pensato "questa è per la mia mum" perchè mi chiede sempre di insegnarle ricette dolci per le sue pause caffè che siano buone ma senza troppo burro, con poco zucchero e semplici da fare perchè "io voglio sporcare solo una ciotola e un cucchiaio!".... Nel week end sono stata impegnata con biscotti e mercatino e una torta ma questa mattina presto ho acceso il forno....

TORTA di MELE & MANDORLE
Per uno stampo da 22 cm

150g Zucchero
4 Uova medie
100g Farina 00
100g Mandorle
1/2 Bustina di lievito (io, 1 tsp)
3 Mele (120g circa l'una)
Succo di un limone
Zucchero a velo

Tritare le mandorle finemente, sbucciare e tagliare a fettine le mele e cospargerle con il succo del limone. Con le fruste elettriche (o con la planetaria con la frusta) montare le uova con lo zucchero molto bene (ci vuole pazienza almeno per 15') fino a quando il composto diventa bianco e spumoso. Setacciare la farina insieme al lievito e aggiungerla alle uova mescolando delicatamente con la frusta a mano. Aggiungere le mandorle e mescolare sempre delicatamente. Infine unire le mele sbucciate riservandone una piccola manciata. Versare l'impasto nello stampo imburrato e infarinato, decorare disordinatamente (o anche con criterio se vi va!) con le fettine di mela rimaste e cuocere a 180°C per circa 1 ora (prova stecchino). Sfornare, aspettare qualche minuto e sformare. Quando la torta è fradda cospargere con zucchero a velo a piacere.

La ricetta prevede di montare separatamente tuorli e albumi, quest'ultimi da aggiungere dopo le mele ma io per far ancora prima e sporcare solo una ciotola ho montato tutto insieme!

Un sorriso che va a bere il caffè dalla sua mum,
D.

domenica 6 novembre 2011

Autunno Nel Mio Giardino


Buona domenica...

Un sorriso che sa di casa,
D.

venerdì 4 novembre 2011

Crostata Crumble di Mele & Rosmarino: 3 Nuovi Libri Maturi e Succosi da Raccogliere


Dopo la zucca arrivano le mele, altro simbolo dell'autunno, del mio autunno. Da quando abbiamo la nostra casa poi, il tempo delle mele è ancora più bello perchè avendo quattro begli alberi in giardino esco di casa con il mio cestino e le raccolgo direttamente dalla pianta...ed è una meravigliosa sensazione, quasi d' altri tempi. A casa (in Roncaglia bassa, in quella alta, a Roncaccio e anche un po' in Baraggia) siamo ghiottoni di torte di mele, di tutte le varianti possibili (quasi infinite!) ma quest'anno il tormentone è questa magnifica crostata. Non ho inventato niente, as usual, ed è nata così una mattina che mi son svegliata presto ed ho bevuto il caffè con le mie amiche mattiniere di facebook ciocolando di questo e quello, che avevo un po' di frolla alle nocciole nel frigo e tre pere pronte in giardino (eh già, la prima volta è stata con le pere!).

E a proposito di amiche di FacciaLibro ma non solo...vorrei dedicare questa torta ai Calychanti e a Edda e fare loro un grosso in bocca al lupo per i loro libri. Sono sicura che saranno un successo e io non vedo l'ora di sfogliarli..perchè sono maturi e succosi, pronti da raccogliere! 

CROSTATA CRUMBLE di MELE & ROSMARINO
Per uno stampo da 24 cm

Per la Pasta Frolla
288g Farina 00
60g Nocciole tostate e tritate a granella
150g Burro (a temperatura ambiente)
90g Zucchero
2 Uova (oppure 1 uovo e 2 tuorli oppure 4 tuorli)
1 Pizzico di sale
1/2 Baccello di vaniglia (raccogliere i semini)

Nella ciotola dell'impastatrice (o del mixer) mettere la farina, la granella di nocciole, i semini della vaniglia e il burro. Impastare a media velocità fino a quando il composto è sabbiato bene, aggiungere lo zucchero e infine le uova (o i tuorli). Appena si forma una palla, spegnere, appiattire l'impasto a disco, avvolgere con pellicola e lasciare riposare in frigorifero almeno 30'.

Per il Ripieno
4-5 Mele (devo essere mele croccanti e succose, io prediligo le Fuji)
1/2-3/4 Cucchiaio di rosmarino fresco tritato (non bisogna esagerare!)
2 Cucchiai di zucchero
1 Limone (Succo)

Pelare le mele e tagliarle prima a spicchi e poi a fettine abbastanza sottili (ma non troppo). Spruzzare con il succo di limone e aggiungere lo zucchero e il rosmarino tritato (partire con mezzo cucchiaio ed assaggiare, se vi sembra che si possa aggiungerne ancora un pochino, fatelo). Mescolare bene e passare al microonde per 2-3' alla massima potenza. Lasciare intiepidire.

Per il Crumble
300g Farina
150g Burro (a temperatura ambiente)
90g Zucchero


In una ciotola mescolare tutti gli ingredienti ed impastare velocemente con le dita fino a quando si ottengono delle grosse briciole.

Stendere la pasta frolla a 3-4 mm di spessore e rivestire lo stampo. Riempire con le mele scolate dal loro succo (non buttatelo, io di solito lo bevo perchè è buonissimo) in uno strato compatto e coprire con abbondante crumble. Infornare nel forno preriscalato a 180°C per 30-35'. Se la crostata dovesse scurire troppo coprire con un foglio di alluminio. Sfornare, lasciare raffreddare per 10' e sformare. Quando la crostata è fredda cospargere con lo zucchero a velo e servire.

Inutile dire che questa crostata è buonissima perchè la doppia croccantezza (quasi tripla considerando le nocciole) esalta molto bene il ripieno fresco e morbido. Ho provato ad utilizzare il timo al posto del rosmarino ma il risulto per quanto buono non ci ha convinti...con il rosmarino è decisamente meglio! La prossima variante sarà con la cannella (ma è un po' come sfondare una porta aperta) e con il timo-limone.

Un sorriso buono e profumato,
D.

PS. Tormentone alle Mele 2010: Strudel My Way
      Tormentone alle Mele 2009: Crostata di Mele e Mandorle

giovedì 27 ottobre 2011

Pandolce alla Zucca & Cioccolato: Auguri Morbidi Morbidi!


Io adoro la zucca e quando inizio a vederla comparire nelle ceste al mercato mi si allarga il cuore perchè è finalmente autunno! Mi piace l'estate e il caldo ma questa per me è davvero una stagione speciale e romantica che sa di voglia di casa e profuma di cannella. L'autunno porta con sè lo scoppiettio della legna nel camino (spero di sentirlo presto anche a casa nostra!), le castagne arrosto, le zuppe fumanti che coccolano, i colori caldi della natura (e le foglie da raccogliere...arghhhhhhh!), le torte di mele, il plaid sul divano e....il mio compleanno e quello di P.! Infatti (squillo di trombe e rullo di tamburi!!), oggi spegne le sue prime 39 candeline, olè!
Come "e la torta dov'è??" La torta c'è ma non si vede perchè è partita questa mattina presto con il festeggiato insieme ad una bella scatola di Lemon Meltaways e Sablè al Cioccolato & Pistacchi...quindi ho pensato bene di infilare i miei auguri e le tirate di orecchie in questo pandolce che è buono buono, morbido morbido e che settimana scorsa è stato il protagonista delle colazioni da campione del festeggiato!

La ricetta è di Pieregiorgio Giorilli, tratta dal suo libro Pane&Pani. Ovviamente io ho fatto lavorare Lazzaro!

PANDOLCE alla ZUCCA & CIOCCOLATO
100-150g Lievito madre (rinfrescato da poco) o Biga (*)
500g Farina forte (io Manitoba Lo Conte che trovo molto buona)
300g Zucca cotta al forno
150g Latte
60g Zucchero
50g Burro
5g Lievito di Birra (facoltativo, io non l'ho usato)
12g Sale
5g Malto
150g Gocce di cioccolato

Nella ciotola dell'impastatrice (oppure a mano) iniziare ad impastare il lievito madre spezzettato (o la biga), la farina, il lievito di birra (se lo si usa), la zucca tagliata a cubetti e il latte. A metà della lavorazione aggiungere lo zucchero, il sale e il burro e terminare l'impasto incordandolo bene. Incorporare le gocce di cioccolato lavorando ancora per qualche minuto (a bassa velocità o molto delicatamente se si impasta a mano). Far riposare l'impasto per 1 ora, spezzare e formare a piacere (io ho arrotolato l'impasto a palla, lasciato riposare ancora per 30' per rilassare il glutine, formato un buco al centro e rimpieto uno stampo da kughelopf). Mettere a lievitare in un luogo tiepido e umido coprendo con della pellicola unta di burro fino a quando l'impasto non raggiunge i bordi dello stampo. Accendere il forno a 200°C, lucidare con uovo e quando il forno è in temperatura cuocere fino a quando il pane ha una bella crosticina dorata scure (prova stecchino). Il tempo di cottura è determinato dalla pezzatura del prodotto, il mio ha cotto in circa 40-50'.

(*) Per la Biga: Impastare 100g di farina, 50 g acqua e 1g lievito di birra e lasciare maturare a temperatura ambiente per 18-22 ore.

Un sorriso dolce e profumato, 
D.

PS. Auguri anche alla Simo, ad Anna L'AvvoCuoca e a lui, il mio super collega di team, Fabrizio!

PPS. Lo so che zucca e baccalà c'entrano poco, ma oggi su GM c'è un post davvero interessantissimo di  Maite.

giovedì 20 ottobre 2011

Ciabatta: Release 1.0


Post express della serie "mi sa che da grande voglio proprio fare il panettiere"...impastato ieri nel tardo pomeriggio, lasciato lievitare fino al raddoppio, arrotolato, piegato, rilievitato e alle 4.30 di questa mattina ho sfornato le mie primissime ciabatte! Devo dire che come primo tentativo, nato così sull'onda del oggisicambiagenerebastaconlasolitapagnotta, non c'è male; devo aggiustare il tiro sull'idratazione provando ad utilizzare farine dalla miglior resa perchè essendo un pane ad alta idratazione si deve utilizzare una farina con un alto assorbimento di liquidi. Io mi sono aiutata come faccio spesso con gli impasti molto idratati con l'autolisi: si lascia cioè l'impasto a riposo durante l'impastamento e questo aiuta la formazione della maglia glutinica. Il gusto è ottimo e non nascondo che questa mattina appena uscito dal forno me ne sarei divorata subito un pezzo se solo avessi avuto della mortadella per le mani (= dentro al frigo!)...

CIABATTA
Per 2 Ciabatte

200g Lievitino (*)
500g Farina 0 (ho usato quella del Molino Mettone)
100g Farina Manitoba
15g Sale
4 Cucchiai Olio EVO
400ml Acqua tiepida

Nella ciotola dell'impastatrice mettere il lievitino, le farine, il sale, l'olio e 350 ml di acqua. Avviare a bassa velocità e quando tutti gli ingredienti si sono amalgamati portare a velocità media. Aggiungere in più riprese i restanti 50 ml di acqua  (se la farina tiene nel senso che è di buona qualità e assorbe molto, si possono aggiungere altri 50-100ml di acqua; sempre poco alla volta). Lasciare lavorare a media velocità fino a quando l'impasto prende corpo (circa 20'). Spegnere la macchina e lasciare riposare l'impasto per 30' (anche 1 ora). Azionare l'impastatrice e serrare l'incordatura. Togliere il gancio, coprire con pellicola la ciotola e lasciare lievitare a temperatura ambiente fino al raddoppio. Rovesciare l'impasto sul piano di lavoro abbondantemente infarinato, spezzare in 2 e piegare ogni pezzo a metà. Lasciare riposare 20' e poi dare una piega a tre. Lasciare riposare 1 ora coperto da pellicola. A questo punto stendere su un vassoio di cartone un pezzo di carta da forno e appoggiarvi sopra i due rettangoli di impasto allungandoli un po' dando loro la forma a ciabatta. Si deve lavorare delicatamente per non rompere le grosse bolle d'aria che si sono formate. Lasciare lievitare 30'-1ora e nel frattempo accendere il forno alla massima temperatura inserendo una pietra refrattaria o la placca capovolta. Quando il forno è in temperatura far scivolare la carta da forno con le ciabatte sulla pietra o la placca e cuocere per 15' e poi abbassare a 180°C per altri 15'.

(*)Come sempre per il lievitino: la sera prima impastare 100g di Lievito madre con 100g di farina forte e 100g di acqua. Mescolare bene per ottenere una sorta di pastella consistente e lasciare lievitare a temperatura ambiente per 8-12 ore.

Un sorriso imbrattato di farina,
D.

PS. As usual, fate un salto su GM perchè questa settimana è ricca di post molto interessanti!!!

PPS. Cliccate sulla foto che segue e sarete trasportati  a "La Pineta" in riva al mare!!

Baccalà Stuffed Ravioli with Onion Sauce and Mullet Roe

domenica 16 ottobre 2011

Pagnottella con Nocciole & Uvetta: World Bread Day


Oggi è il World Bread Day....e quest'anno finalmente sono riuscita a non perderlo! Ricetta e pensieri sono QUI, su GM.

Fate un salto anche dai Calycanti perchè il loro post è bellissimo!!!

Un sorriso da condividere,
D.

venerdì 30 settembre 2011

Liquore alla Liquirizia: EccezZziunale Veramente!!


Sarò breve...a me la liquirizia non piace e non piacciono nemmeno i vari liquori "dopo pasto"...questo però è davvero squisito ma così squisito che ogni tanto anche io me ne verso un bicchierino (piccolo, eh!) e mi faccio un "cicchetto"!! Tra l'altro, tutti gli amici che l'hanno provato sono tornati a casa con una bottiglia in saccoccia o se ne sono assicurati una per l'amico liquirizia-dipendente...perchè tutti hanno almeno un amico liquirizia-dipendente!! La ricetta è di mia cugina Rachele che è la produttrice e spacciatrice ufficiale di questa bontà.

LIQUORE alla LIQUIRIZIA di RACHELE
1L Acqua
1Kg Zucchero
150g Liquiriza pura (in polvere o a rombetti) (*)
600ml Alcool puro

In una casseruola far sciogliere lo zucchero nell'acqua, portare a bollore  su fuoco vivace e bollire per 5'. Abbassare la fiamma e aggiungere la liquirizia:
- se in polvere, deve essere aggiunta molto lentamente e mescolando bene per evitare che si raggrumi (però se succede, non preoccupatevi!) e far bollire per 5'.
- se a rombetti, aggiungerla allo sciroppo e far bollire mescolando per 7-8' (deve essere sciolta in buona parte).
Togliere dal fuoco e lasciare raffreddare del tutto prima di aggiungere l'alcool. Imbottigliare.

Con questa ricetta non occorre far maturare il liquore che può essere consumato subito. Si gusta al meglio quando è bello freddo quindi tenetelo in freezer.

(*) La liquirizia deve essere ottima e vi consiglio spassionatamente quella Amarelli.

Un sorriso nero nero e buon week end,
D.

PS. Avvertenza: Non eccedere nel consumo di liquirizia perchè innalza fortemente la pressione sanguigna!

PPS. Vi va di andare al cinema? Andate a vedere Mozzarella Stories (fate un salto su GM per vedere il trailer)!!!

martedì 27 settembre 2011

Crostata di Amarene & Amaretti: una ricetta, un tesoro

La ricetta di questa crostata è rimasta per anni appiccicata nel mio quadernetto delle ricette, inutilizzata; non mi ricordo da quale giornale io l'abbia ritagliata o chi sia l'autore....so solo che dal giorno in cui l'ho fatta per la prima volta è entrata a far parte dei miei cavalli di battaglia perchè è una goduria per il palato e una gioia per gli occhi visto che non è solo molto buona ma anche bella! E bisogna proprio dire che questa torta è magica perchè si autodecora in forno, durante la cottura. Ho appiccicato una ricetta ed ho trovato un tesoro....

CROSTATA di AMARENE & AMARETTI
Per 8 persone e per una teglia da 26cm di diametro
Per la pasta frolla
300g Farina 00
120g Zucchero
150g Burro (a temperatura ambiente)
1 Uovo
1 Tuorlo
7-8g Lievito per dolci
Scorza grattugiata di un limone
Un pizzico di sale

Per il ripieno
150g Confettura di Amarene
Amaretti
Maraschino

In una ciotola lavorare il burro con la farina setacciata insieme al lievito fino a quando si formano delle piccole briciole. Aggiungere lo zucchero e la scorza grattugiata del limone e mescolare bene. Aggiungere l'uovo e il tuorlo ed impastare fino a quando l'impasto è omoegeneo. Raccogliere a palla e far riposare il frigorifero per almeno 30'. Stendere 2/3 dell'impasto ad uno spessore di 3-4mm e foderare con esso lo stampo. Distribuire sul fondo la confettura, intingere gli amaretti nel maraschino e disporli sullo strato di amarene a spirale partendo dal centro. Stendere il resto della pasta e coprire sigillando bene i bordi. Cuocere in forno caldo a 180°C per 40'.

Come vedete gli ingredienti sono semplici....quindi vale la solita regola: devono essere di ottima qualità!
Provatela, provatela e ancora provatela!

Un sorriso buono e bello, 
D.

PS. Fate un salto su GM perchè vi aspetta un'altra ricetta buona buona: Peperoni con il Pangrattato!!!
E ve lo chiedo proprio come favore....mi dite cosa ne pensate del nostro progetto? Ogni commento da parte vostra, critiche comprese, è ben accetto!

giovedì 15 settembre 2011

Sì, Sarà Un'Avventura....

 ...Una bella avventura!
Sono tornata dopo quasi due mesetti di silenzio duranti i quali ho fatto di tutto...ri-lassarmi, ri-stressarmi, scrivere e lavorare, organizzarmi un po' la vita, godermi la casa e il giardino ma soprattutto dare vita concreta a (squillo di trombe e rullo di tamburi!):


Il blog dei blogger e che blogger...già perchè i miei amici e compagni di avventura sono (altro squillo di trombe e rullo di tamburi!):


Dopo esserci impratichiti con la nostra nuova casa durante il mese di agosto siamo ufficialmente on-line da lunedì con post giornalieri. Il nostro obiettivo è quello di abbracciare il mondo del food a tutto tondo, con ricette e approfondimenti, cercando di osservarlo e condividerlo ognuno con il proprio sguardo e la propria personalità. Del resto è proprio questo il nostro bello e la nostra forza, siamo sei teste curiose ciascuna con la propria storia di, e legame con la, cucina.

E proprio perchè per me cucina è anche condivisione, vorrei iniziare questa avvenutura regalandovi una ricetta di famiglia, quella dei mitici DOLCETTI al CIOCCOLATO! Venite un po' a vedere...e condividete con noi le vostre ricette!!

Chocolate Minicakes

Un sorriso nuovo e golosissimo,
D.


venerdì 29 luglio 2011

Confettura di Prugne Selvatiche & Cannella: Come una Formica


L'operazione marmellate continua...dopo questa e questa è arrivato il turno delle prugnette e sempre prendendo spunto dalla Ferber ho messo via un altro pezzo di estate....beh, viste le temperature conviene far la formica che a far la cicala c'è il rischio di congelarsi!!!! Comunque, gli alberi continuano a produrre e io cerco di star loro dietro.

La marmellata è venuta strepitosa....non spaventatevi se appena fatta il gusto della cannella sembrerà sovrastare quello delle prugne, dopo un po' di riposo i due gusti saranno in perfetto equilibrio. Nulla toglie di abbondare con la cannella se ne siete particolarmente amanti.

MARMELLATA di PRUGNE SELVATICHE & CANNELLA
Per 5 vasetti da 300 ml

2 Kg Prugnette selvatiche (o comunque di prugne che rimangano un po' acidine anche se mature)
1Kg Zucchero
1 Limone (succo)
4-5 pezzetti di stecca di cannella ( da circa 2-2,5 cm)

Lavare velocemente le prugne, asciugarle e poi togliere il nocciolo tagliandole a metà (per prugne grandi, in quarti). Mettere la frutta in una capiente ciotola di ceramica e aggiungere lo zucchero. Mescolare e lasciare macerare per 1-2 ore. Trascorso questo tempo, mettere tutto in una pentola e portare ad ebollizione. Bollire per 1 minuto e dopo aver lasciato raffreddare, rimettere la frutta nella ciotola, aggiungere la cannella, coprire con un pezzo di carta da forno e mettere in frigorifero per tutta la notte. Il giorno seguente versare la frutta in una pentola, portare ad ebollizione e bollire per 15-20' fino a quando si raggiungono i 105°C. Controllare la gelificazione e invasare. 

Un sorriso selvatico, 
D.

mercoledì 27 luglio 2011

Amaretti: Me Fifona


Giuro che questa volta ero psicologicamente pronta....avevo tutto: ottime mandorle, coloranti, polverine colorate e soprattutto la sua bibbietta....ma all'ultimo minuto si è insunuata nella mia mente la scena del fallimento totale e mi è mancato il coraggio!!! Vabbè lo ammetto: "Mi chiamo Diletta, ho fatto gli amaretti ma volevo fare i macaron e sono una fifona"....

Però sono considerati la versione italiana dai macaron (vale lo stesso??!!)....e poi sono venuti troppo troppo buoni!!!!

AMARETTI di José Maréchal
Per circa 35 biscotti

200g Farina di Mandorle (*)
150g Zucchero a velo
1 Albume (circa 30g)
1 tsp Essenza di mandorle amare
1tbsp Amaretto di Saronno

Accendere il forno a 180°C. Mescolare la farina di mandorle e lo zucchero a velo in una ciotola e aggiungere l'essenza di mandorle, il liquore e 2/3 dell'albume. Amalgamare bene con le mani e aggiungere il restante albume piano piano in modo da ottenere un impasto liscio e manipolabile (non deve essere nè troppo duro nè troppo morbido). Formare delle palline da circa 10-11g l'una e sistemarle su una placca rivestita con carta da forno searandole di qualche cm. Pizzicare delicatamente le palline per formare una piccola punta e infornarle subito per 12'. Sfornare e cospargere immediatamente con zucchero a velo. Una volta freddi, conservarli in scatole di latta.

Gli amaretti migliorano con il tempo....quindi vi consiglio di prepararli qualche giorno prima.

 (*) Per la farina di  mandorle: io l'ho preparata da me partendo da ottime mandorle Avola. Ho messo tutte le mandorle più metà dello zucchero a velo nel mixer grande e le ho sminuzzate il più finemente possibile. Ho setacciato tutto e la granella rimasta nel colino l'ho ripassata nel macina caffè con un cucchiaio dello zucchero a velo rimasto e l'ho setacciata.

Un sorriso croccante fuori e morbido dentro,
D.

mercoledì 6 luglio 2011

Brustzicki: Pane con Feta & Menta


Il caldo non mi spaventa e il forno in casa nostra funziona a pieno regime anche in estate....anzi forse più in estate che in inverno! La bella stagione mi regala tante energie, più voglia di fare e soprattutto mi sento molto più fantasiosa...e poi non riuscendo proprio a buttare via gli scarti dei rinfreschi finisco sempre per impastare qualcosa. Quindi ecco un'idea per un pane alternativo e dal gusto molto molto estivo! Noi lo abbiamo divorato a suon di bruschette....con un'abbontante grattata d'aglio, cetrioli conditi con olio e pepe e una cucchiaiata di yogurt greco ecco che avete per le mani una bella brustzicki!!!

PANE con FETA & MENTA 
Per 3 filoni o pagnottelle da 500 g

Per il LIEVITINO
150g Lievito madre
150g Farina 00 biologica
150g acqua

Mettere tutto in una ciotola, mescolare bene con un cucchiaio, coprire con pellicola e lasciare maturare in un luogo asciutto e fresco per 12 ore. 

Per l'IMPASTO
Lievitino
800g Farina 00 biologica
400ml Acqua
20g Sale
100-150g Feta
8-10 Foglioline di menta tritate (ma non troppo finemente)

Nella ciotola dell'impastatrice mettere il lievitino, le farina e l'acqua, azionare la macchia a velocità bassa per 3 minuti, poi passare a velocità media per 6'. Quando si è formata una palla ma ancora ruvida, spegnere e lasciare riposare per 20-30'. Aggiungere il sale e lasciarlo assorbire per 2-3' a velocità bassa poi passare a velocità medio-alta e lavorare per 10-15'. L'impasto è pronto quando diviene molto estensibile. A questo punto aggiungere la feta tagliata a quadretti e la menta ed avviare la macchia a bassa velocità per 2'. Rovesciarlo sulla spianatoia leggermente infarinata e lasciare riposare per un'oretta, se è il caso lavorare ancora 1' per incorporare bene gli ingredienti aggiunti. Riprendere l'impasto e dare due giri di pieghe a tre. Lasciare riposare ancora un'ora, poi spezzare e formare i filoni o le pagnottelle. Metterle in un cestino ricoperto da un canovaccio infarinato e lasciarle lievitare in frigorifero per 8-12 ore. Togliere il pane dal frigorifero e lasciarle a temperatura ambiente per 1-4 ore, comunque fino a quando il pane è pronto per essere infornato (prova dito: premere delicatamente con un dito e se la fossetta lasciata torna su in modo regolare). Accedere il forno al massimo inserendo una placca da forno. Quando è in temperatura, tirare velocemente fuori la placca e rovesciare le forme, incidere con una lametta e infornare spruzzando per bene il forno. Cuocere per 20' poi girare la placca e continuare a cuocere per altri 10'. Se si è lavorato bene il pane in cottura sviluppa tantissimo e non dovrebbe impiegare più di 40' per cuocere.

Un sorriso fresco, 
D.

PS. Inutile dirvi che i cetrioli sono quelli del mio orto! ;)

venerdì 1 luglio 2011

Torta Diplomatica: La scuola è finita...



Torta Diplomatica

...e la mia mum va in pensione! Vi avverto, prima di arrivare alla ricetta abuso un po' di questo mio spazietto...
Vorrei dire e dirle tante cose ma non sono brava con le parole quanto lo è lei...così metto tutto il mio bene, il mio orgoglio di figlia e tutte le emozioni degli ultimi mesi in questo post e attraverso il suo grazie ai suoi bambini ringrazio lei per ciò che è e per ciò che sono.

Grazie
ai miei bambini "rossi" di oggi e di ogni tempo
perchè per come i vostri occhi mi hanno guardata
io so ancora guardare avanti con fiducia.

Grazie
per come mi avete sorriso
perchè io so superare il pianto e la tristezza.

Grazie
per le storie che mi avete raccontato
perchè io credo ancora nelle parole degli uomini.

Grazie
per quando mi avete detto inspiegabilmente
"sei bella", "sei brava" perchè
non ho mai smesso di credere nella bellezza della vita.

Grazie
per la fortuna di avervi incontrato, conosciuto e
per avermi permesso di amarvi perchè
avete dato senso al mio pane quotidiano
che ha avuto, ha e avrà
il vostro meraviglioso, indimenticabile profumo.

Grazie
infinitamente, di tutto.


Ieri, ultimo giorno di scuola, le sue colleghe le hanno fatto la festa....io, as usual, le ho fatto la torta!!! Si tratta di una torta diplomatica fatta con un pan di spagna alla vaniglia e una crema chantilly a cui ho aggiunto delle amarene sciroppate. Il procedimento è lunghetto ma semplice e soprattutto ci si può organizzare per tempo. Il pan di spagna infatti si può preparare con largo anticipo, diciamo 3-4 giorni e la crema pasticcera 1-2 giorni prima.

TORTA DIPLOMATICA
Per uno stampo da 28cm

Per il Pan di Spagna
6 Uova grandi (non fredde)
240gr Zucchero
240gr Farina meno 3 tbsp (consiglio quella per Dolci Soffici Molino Vigevano)
1 Stecca di vaniglia (semini)

Con le fruste elettriche (o nell'impastatore con la frusta) sbattere le uova per qualche secondo per romperle e aggiungere lo zucchero e i semini di vaniglia; in questo modo si evita la formazione di fastidiosi grumi. Sbattere a lungo (15-20') le uova con lo zucchero fino a quando il composto e' bello bianco e soffice; in gergo si dice fino a quando "scrive", cioe' quando facendo cadere un po' di composto questo non affonda subito ma ne rimane la traccia per qualche secondo. Setacciare la farina e aggiungere 4-5 cucchiai alla volta alle uova/zucchero. Mescolare delicatamente dall'alto verso il basso con una frusta. Quando la farina e' stata incorporata tutta, versare il composto nella tortiera e cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 45-50', evitando di aprire il forno per i primi 25-30'. Prova stecchino, sfornare e lasciare raffreddare completamente su una gratella.

Per la Crema Pasticcera

800g Latte intero fresco
200g Panna fresca
4 Tuorli 
2 Uova intere 
200g Zucchero
35g Maizena
35g Amido di riso
1 Stecca di vaniglia

In una ciotola sbattere le uova per romperle e poi aggiungere lo zucchero e i semini della vaniglia. Montare fino a quando il composto inizia a diventare bianco e soffice. Aggiungere la farina e la maizena setacciate e mescolare con la frusta a mano. Nel frattempo portare ad ebollizione il latte con la stecca di vaniglia vuota. Raggiunto il bollore unire al latte la montata di uova/zucchero e cuocere per 1 minuto circa mescolando. Montare le uova è importante perchè quando vengono aggiunte al latte queste rimangono in superficie senza toccare il fondo della pentola evitanto così che la crema si attacchi.

Per la sfoglia caramellata
700g Pasta sfoglia (del pasticcere o fatta da voi sarebbe meglio, ma  anche quella del supermercato va bene)
150g Zucchero a velo

Stendere la pasta sfoglia allo spesso di 2 mm, bucarla molto bene con i rebbi di una forchetta o con l'apposito rullo e infornare a 160°C fino a quando non avrà assunto un bel colore dorato. A questo punto toglierla dal forno e spolverizzarla molto bene con lo zucchero a velo e infornarla nuovamente a 240°C fino a completa caramellizzazione. A fine cottura sul lato non caramellato spennellare con un po' di albume e infornare per 1' minuto. In questo modo la sfoglia viene resa impermeabile. Si può anche impermeabilizzare spolverando con del burro di cacao in polvere entrambi i lati della sfoglia ancora calda senza bisogno di infornare di nuovo. Posizionare sulla sfoglia un anello da 28cm di diametro e con un coltello ben affilato, ritagliarne la circonferenza. Si devono ottenere sue sfoglie.

Per la Crema Chantilly(*)
Crema pasticcera
Panna fresca montata

Montare la panna ben soda e aggiungerla con una frusta e delicatamente alla crema pasticcera fino a quando si raggiunge la consistenza desiderata. Per la crema pasticcera preparata ho usato 300ml di panna (perchè ho voluto rimanesse bella soda.

Per la Bagna all'Amarena
Sciroppo delle Amarene Sciroppate
Liquore all'amarena Ginja (**)

Allo sciroppo delle amarene aggiungere il liquore secondo il vostro gusto. Per avere una bagna non alcolica, usare lo sciroppo così come è, oppure, se sembra troppo dolce, diluirlo con acqua.

Assemblaggio
In un cerchio da pastecceria (meglio di quelli regolabili) da 28 cm posizionare la prima sfoglia, stendere un strato di crema da 1-1,5 cm e affondare qualche amarena sciroppata. Tagliare il pan di spagna a fette alte 1,5 cm, rifilare i bordi e poggiarle sulla crema. Inzupparlo con la bagna con un pennello o la spruzzetta. Sovrapporre un altro strato di crema chantilly sempre alto 1-1,5 cm, altre amarene e infine sovrapponete il secondo disco di sfoglia. Via in freezer per un paio di ore in modo che il tutto si rassodi. Dopo il riposo in frigorifero, sfilare delicatamente l'anello e decorare i bordi con briciole di sfoglia e pan di spagna. Tenere in frigorifero o in un luogo molto fresco (ma non troppo umido) fino al momento di servire.


Bicchiere Diplomatico

Sicuramente vi avanzerà del pan di spagna, dei pezzetti di sfoglia e la crema.....fate dei bicchierini!!!!

(*) In Italia la crema chantilly è proprio questa anche se viene chiamata così impropriamente perchè in realtà non  è altro che panna fresca montata con zucchero e vaniglia.

(**) E' un liquore porteghese molto buono che potete sostituire con un altro liquore alle amarene (tipo kirsch) o con del rum.

Un sorriso sorridente,
D.

mercoledì 29 giugno 2011

Crostata ai Mirtilli: Oro Blu....e Auguri!


Lo so, sono fortunata.....ieri lamponi, oggi di nuovo mirtilli!!! Questa volta però avevo voglia di usarli per fare un dolcino (un altro) e cosa poteva essere meglio di una bella crostata semplice semplice ma tanto buona? La ricetta è quella di Pierre Hermè ma io l'ho personalizzata utilizzando una frolla al pistacchio che a mio avviso si sposa benissimo con il mirtillo. Non potete immaginare il profumo che ha riempito la cucina....c'era davvero da andare giù di testa!!!

CROSTATA ai MIRTILLI
Per uno stampo da 26-28cm

500 g Farina 00 (io ho usato la farina Petra 5)
250g Burro morbido
150g Zucchero
100g Pistacchi (ridotti in farina con uno o due cucchiai dello zucchero)
3 Tuorli
1 Uovo
1 Pizzico di sale
Latte, un goccio se necessario

800g Mirtilli
75g Zucchero
Zucchero a velo

Preparare la frolla con il metodo che siete soliti utilizzare e lasciarla riposare in frigo per mezz'oretta. Foderare lo stampo con circa 500g di frolla tirata ad uno spessore di 4-5mm e rimettere in frigorifero. Accendere il forno a 170°C, inserendo una placca da forno (o una teglia più grande dello stampo), quando in temperatura infornare, abbassare a 150°C e cuocere in bianco per 15-20' (io non metto nulla....il calore moderato cuoce perfettamente senza che la frolla si ritiri). Nel frattempo mettere in una ciotola i mirtilli e lo zucchero e mescolare bene. Trascorso il tempo della cottura in bianco, aprire il forno e riempire il guscio con i mirtilli, alzarà la temperatura a 170-180°C e cuocere per altri 30-40'. Sfornare e servire tiepida con una pallina di gelato o fredda. In entrambi i casi cospargere di zucchero a velo.

Ho lasciato la frolla un pochino spessa in modo che il pistacchio si sentisse.....e si sente, soprattutto quando si arriva al bordo. A mio avviso si potrebbe arrivare a 150g di pistacchi.

Un sorriso e Buonissimo onomastico al MioP. e a tutti i Pietro e Paolo, Paola, Pietra, Petra....etc.....
D.


martedì 28 giugno 2011

Confettura di Lamponi, Timo limone & Vaniglia: Oro Rosso


Tempo di marmellate....e quella di lamponi non poteva mancare visto che siamo in"vasi" dai lamponi! Questi frutti danno grande soddisfazione perchè sono molto ricchi di pectina e la marmellata si fa in un attimo...soprattutto poi se non vi viene chiesto di togliere tutti i semini perchè "sai com'è, sotto i denti sono fastidiosi"....
Ma "cianco alle bande", ecco la ricetta!

MARMELLATA di LAMPONI, TIMO LIMONE & VANIGLIA
Per 4 vasetti da 250 ml

1800gr Lamponi
800gr Zucchero
6-8 Rametti di timo limone
1 Stecca di Vaniglia

Mettere i lamponi in una capiente ciotola di vetro o di ceramica senza sciacquarli in modo da non romperli e per mantenere integro tutto il loro sapore. Aggiungere lo zucchero, mescolare e lasciare macerare per tutta la notte. Il giorno dopo, versare la frutta in una pentola e portarla ad ebollizione. Bollire per 1', spegnere, lasciare raffreddare qualche minuto e filtrare con un colino a maglie strette raccogliendo il succo in una ciotola. Aggiungere i rametti di timo-limone e la stecca di vaniglia precedentemente aperta longitudinalmente dopo averli tagliati in piccoli pezzi. Con un cucchiaio e con una buona dose di pazienza schiacciare la frutta contro le pareti del colino in modo da raccogliere più pectina possibile. E' un'operazione che richiede un po' di tempo ma ne vale la pena perchè poi la marmellata viene subito pronta. Portare ad ebollizione il succo su fuoco vivo e cuocere fino a quando non si è ristretto e si raggiungono i 105°C (se non avete un termometro dovete controllare la gelificazione con la prova piattino). Invasare nei barattoli sterilizzati e tappare immediatamente.


 Dedico questo post al mio favoloso e molto trendy imbuto da marmellata, regalo di Wiggi, che è comodissimo per invasare....zero sprechi e niente bordi sporchi da pulire prima di chiudere i tappi!

Un sorriso chè è bello conservare sotto vetro per l'inverno il sole dell'estate,
D.

lunedì 20 giugno 2011

Sua Maestà Mirtillo



Eccoli!!! Appena raccolti....
Due belle manciate sono i miei....il resto dello Zio Mao che lui sì che ha una bella piantagione di mirtilli...altro che le mie 4 piante!!
Questi me li pappo così, nature....chè sono la fine del mondo.

Un sorrillo :),
D.

sabato 18 giugno 2011

Crumble Cake ai Mirtilli: Mai dire Mai



E chi lo avrebbe mai detto che acquistando casa mi si sarebbe svegliato il gene green?? A dire il vero io non pensavo neanche di averlo 'sto gene.....ho sulla coscienza innumerevoli piantifloricidi.....da bimbetta quando c'era da strappar l'erba inventavo improbabili scuse o fantasiose malattie (tipo il reumatismo giovanile) pur di non farlo....gli esami di botanica e di fisiologia vegetale mi hanno quasi portato all'esaurimento nervoso perchè non poteva fregarmene di meno e studiarli è stata una tortuta....
Ora invece zappo, pianto, semino, vango,  "letamo", annaffio e soprattutto raccolgo....e come gongolo  quando i fiori sbocciano e rallegrano la casa o quando torno dall'orto con il cestino pieno di verdura o  raccolgo le erbe aromatiche per le mie ricette direttamente nell'angolo delle erbe! Per non parlare poi della frutta che ci regala il giardino....beh, a dire il vero fan tutto le piante....ma io non butto via niente e do loro molta soddisfazione...e quest'anno le ho pure coccolate con una bella cariolata per una del super letame dello zio Mao (ehm, si può dire letame sul blog???? :) )! Pensate che mi auto impongo anche sedute (beh, diciamo sedutine!) di "caccia all'erbaccia" nonostante la mia atavica avversione per questa pratica...Ma la prova definitiva del risveglio del mio gene green è quando ho chiesto a P. di regalarmi l'ennesimo libro...ma non di cucina.....di giardinaggio!!!!

E adesso beccatevi questo cake...semplice, buono e versatile visto che si possono utilizzare diversi tipi di frutta. Con le varie berries è la morte sua ma anche pesche, albicocche, ciliegie e prugne ci vanno alla grande! La ricetta originale prevede i gelsi....io ho usato i mirtilli ed ho intenzione di replicare presto con i lamponi!

CRUMBLE CAKE ai MIRTILLI
Per una tortiera da 23 cm di diametro

250 g Farina 00
2 Tsp Lievito per dolci
1 pizzico di sale
125g Burro a pomata
225g Zucchero
3 Uova medie
250ml Panna Acida (*)
300g Mirtilli

Per il crumble:
50g Farina 00
50g Farina integrale
50g Burro
30g Zucchero

Riscaldare il forno a 160°C. Preparare prima il crumble: unire le farine, lo zucchero e il burro in una ciotola a lavorare velocemnte con la punta delle dita fino ad ottenere delle briciole. Mettere a riposare in frigorifero. Per la torta: mettere in una ciotola capiente (o nella ciotola dell'impastatrice) il burro morbido e lo zucchero. Montare con le fruste fino a quando il composto è soffice e bianco (almeno 10'). Aggiungere un uovo alla volta e incorporarlo bene prima di aggiungere il successivo. A questo punto setacciare la farina, il lievito e il sale e aggiungerli a cucchiaiate all'impasto alternando cucchiaite di panna acida. Versare l'impasto nella tortiera imburrata e infarinata e cospargere la superficie con i mirtilli e poi con il crumble. Cuocere la torta per 50' (prova stecchino). Sfornare, lasciare raffreddare per qualche minuto e poi sfornare. Servire tiepida o fredda con un po' di panna appena montata e non zuccherata.

(*) Non sempre si trova la panna acida al supermercato....ma niente paura potete farla voi, aggiungendo alla panna fresca un cucchiaino di succo di limone. Mescolate ed aspettate 5 minuti.


E questi sono i miei mirtilli.....I Love The Green Side of Life!!!!
Un sorriso rigoglioso,
D.

PS. Il gene green è sveglio ma non sempre infallibile....dedico questo post alla liquirizia che non ce l'ha fatta a superare l'inverno, alla lavanda seminata e mai nata, ai 5 girasoli nani che non son durati neanche una settimana dopo averli portati a casa dal vivaio e alle 2 roselline che sono annegate per mano di P. mentre non c'ero (speriamo non legga!!).

giovedì 16 giugno 2011

Bianco Meringa: Vengo anche Io!

All White

Aspettatemi aspettatemi.....ci sono anche io!!! Sempre ultima lo so, ma sono rimasta in dubbio su cosa mettermi fino all'ultimo.....Ma come per cosa?? Per il pic nic bianconotte della banda calycantha!!!!!
Non potendo essere presente fisicamente ho deciso di accogliere l'idea di Maricler e di vestire per l'occasione il mio blogghino piccino picciò.

Maite, Marie & Fotografo questa sera sarò lì con voi con il cuore e la mente.....tutto il resto rimarrà a casa e si consolerà con una dolce coccola bianca e soffice....
Un sorriso candido, 
D.

PS. La ricetta è quella della meringa pavlova

sabato 11 giugno 2011

Il Meglio di Maggio: aiutatemi!





May Best Shots: I need your vote!


Ho bisogno di voi!
Vorrei partecipare al contest di Giugno di DMBLGiT e non so decidere quale foto mandare....mi date il vostro parere?
Non si giudica la ricetta ma la foto e se volete vederle nel post originale ecco i link:

Grazissime e fatevi avanti!!!

Un sorriso e buonissimo week end, 
D.

PS. Mi raccomando, tutti a votare anche per il referendum!!!!



domenica 5 giugno 2011

Scone Dolci al Limone & Rosmarino: Mr. Tea & Me

Lemon & Rosemary Scones

Io e Mr. Tea? Praticamente un rapporto di amore e odio: io lo amo, lui mi odia. Il mio, un amore romantico e cerebrale …adoro tutto del suo mondo: le teiere, le tazze, le campanelle da infusione, i barattoli di latta, il fischio della teiera, l’abbraccio caldo delle mani strette intorno alla tazze, le chiacchiere delle pause in compagnia o solo il ronzio dei miei pensieri quando “I drink a cuppa” in solitaria, le tea room, i cucumber sandwich e gli scones con la marmellata….
Il suo, un odio viscerale…anzi, devo stare proprio sul c..lo, …ehm antipatica, a tutta la famiglia Tè perché ogni volta che trascorriamo del tempo insieme mi vengono i crampi allo stomaco e mi gira la testa. All’inizio pensavo fossero le farfalle di quando si è innamorati… ah l’amour…e invece no, è solo (alla faccia del solo!) un gran mal di stomaco. Lo so, chiamatemi pure sfigata. Li ho provati tutti, diciamo molti ( I am eeeeasyyyyyy….alla Lionel Ritche!), ma niente non c’è verso, non andiamo d’accordo. Il più perfido è Mr. Green (Tea), già proprio lui, il santarellino, che dovrebbe antiossidare tutte le mie cellule e farmi rimanere giovane….see, giovane, lui mi fa perdere i sensi….no, non nel senso che non capisco più niente, nel senso che svengo. Giuro! Chiedetelo alla mia amica e compagna di casa Sarah Petchey che è stata testimone impotente di buona parte dei miei accasciamenti in cucina o sul divano prima che mi rendessi conto che il repentino calo di pressione era dovuto al portentoso infuso verde. Maledetto….


Lemon & Rosemary Scones

Io e Mr. Tea non ci prendiamo molto….ma questo non mi ha impedito di frequentare assiduamente gli altri amici della compagnia: Mr. Fruit Bread, Mr. Sandwich, Mrs. Cake, Mr. Shortbread e la famiglia Scones. Ah gli Scones….buoni, alla mano e di compagnia…con loro non ti annoi proprio mai e l’ora del tè ha una marcia in più!
SCONE DOLCI al LIMONE & ROSMARINO
Per 8 scone triangolari
130g Farina 00
130g Farina integrale
50g Zucchero
75g Burro
150 g Panna acida (o yogurt greco)
125ml Yogurt al Miele (o latticello)
2 Tsp Rosmarino fresco tritato
2 Tsp Buccia di limone grattugiata
1 e 1/2 Tsp Lievito per dolci
1/2 Tso Bicarbonato
1 Pizzico sale
Burro e Marmellata in quantità e senza sensi di colpa!!
Accendere il forno a 220°C. In una ciotola mescolare le farine, lo zucchero, il sale, il lievito e il bicarbonato. In una seconda ciotola mescolare la panna acida, lo yogurt, il limone e il rosmarino. Con la punta delle dita intridere velocemente il burro con la farina e solo quando di sono formate delle grosse briciole aggiungere i liquidi. Mescolare con un cucchiaio e poi  impastare rapidmente con le mani. L'impasto deve essere lavorato pochissimo. Rovesciarlo sulla spianatoia infarinata e con le mani formare un cerchio spesso 1,5-2 cm. Tagliarlo in 8 spicchi e disporli sulla placca foderata di carta forno. Se lo si desidere spennellare con un po' di latte e cosparegere abbondantemente di zucchero di canna. Infornare e cuocere per 20-25'. Sfornare e lasciar raffreddare su una gratella. Servire tiepidi con  abbondante burro e marmellata.
Si può usare qualsiasi tipo di marmellata ma sono il massimo con la marmellata di arance o di albicocche.
Il bello degli scone è che si fanno in un attimo....ideali per una tazza di tè improvvisata...il tempo di quattro chiacchiere e due risate e son fatti!!! E poi si possono variare secondo i propri gusti all'infinito....
Un sorriso caldo e fumante,
D.



venerdì 27 maggio 2011

Serendipity

Lavander & A Bombo Bee

Solo per dire che ci sono....sommersa dal lavoro e con tanti pensieri, idee e sogni che mi frullano per le testa.
Ma next week si torna a casa dai miei uomini, P. e Lazzaro, che insieme se la son cavati alla grande!

Ehm....mi correggo, torno dai miei uomini e da quella destabilizzante della Lungarella che è bene si decida a far giudizio!!
Un sorriso grintoso e buon week end a tutti!!! 
D.

PS. Blogger fa i capricci e non mi lascia commentare sul mio blog...ma si può???!!!! Quindi lascio qui un bel GRAZIE!

giovedì 19 maggio 2011

Fusilli con Borragine, Mozzarella di Bufala & Ceci di Cicerale: per Wine & The City

Hand-made Fusilli with Borage, Mozzarella di Bufala & Cicerale Chickpeas

Quando penso a Napoli sono 3 le cose che mi vengono alla mente: il mare, la stazione centrale e la stretta forte della mia mum che mi tiene per mano in modo che la mia curiosità di bimbetta non mi porti da nessuna parte. Perchè da piccola, finita la scuola, io con la mia mum e mio fratello si prendeva il treno da Milano e si arrivava alla stazione di Napoli dove c'erano gli zii ad aspettarci per proseguire il viaggio in macchina fino al mare o dalla nonna ad Avellino. La curiosità di sapere cosa ci fosse oltre la stazione me la porto sempre dietro perchè Napoli mi è ancora sconosciuta. Anzi, potrei dire di conoscerla....che Napoli la conoscono tutti per la fama che si porta appresso e  per quello che si scrive...ma io Napoli la voglio vedere con i miei occhi, respirare con il mio naso e camminare con i miei piedi....e vorrei che la città mi tenesse d'occhio, almeno per qualche giorno. E' proprio per questa mia "voglia di Napoli" che quando Lydia mi ha parlato di Wine & The City e della staffetta blogger per creare un bel tam tam intorno a questa manifestazione ho accettato subitissimo....e a questo punto visto che quest'anno non faccio più in tempo, il mio trip to Naples è rimandato all'anno prossimo....ovviamente durante Wine & The City!!

Questa la mia ricetta, tratta dal libro "La pasta fresca e ripiena" di Roberta Schira

FUSILLI con BORRAGINE, MOZZARELLA di BUFALA e CECI di CICERALE
Per 4 perosone

Per i FUSILLI:
500g Farina 00
4 Uova
1 Tbsp Olio Extravergine
2 Pizzichi Sale
Acqua q.b.

Sulla spianatoia fare la fontana con a farina, rompere le uova ed aggiungere l'olio e il sale. Impastare energicamente e se ce ne fosse bisogno aggiungere un pochino di acqua. Lasciare riposare l'impasto almeno un'ora coperto da un canovaccio. Tagliare la pasta a tocchetti e ricavarne tanti bastoncini lunghi 6-8 cm e con un diametro di circa 5 mm. Appoggiare sopra nel senso della lunghezza un ferro sottile lungo una 25-30cm e arrotolare intorno fino a quando i fusilli non sarenno lunghi 15-20cm. Sfilare il ferretto e procedere così fino all'esaurimento dell'impasto.

Per il CONDIMENTO
500g Borragine
100g Ricotta di bufala
1 Mozzarella di bufala (200-250g)
100g di Ceci di Cicerale (cotti, conservare un mestolino di acqua di cottura)
1 Spicchio d'aglio
Olio Extravergine (possibilmente cilentano)
Pepe e Sale

In una pentola con acqua salata lessare la borragine dopo averla accuratamente mondata e lavata. Scolare e conservare l'acqua di cottura per la pasta. In una padella soffriggere l'aglio con un filo di olio, aggiungere la borragine e farla saltare per 2'. A questo punto aggiungere la ricotta e mescolare. Mettere i ceci nel mixer con un pizzichino di sale e un goccio d'olio e frullare fino ad ottenere una crema (nel caso aggiungere un pochino di acqua di cottura). Cuocere i fusilli al dente, scolare e rovesciarli nella padella. Far saltare e aggiungere all'ultimo la mozzarella tagliata a dadini. Impiattare prima la crema di ceci e poi sopra la pasta. A piacere aggiungere un filo di olio crudo e una grattatina di pepe.



Un sorriso forza Napoli (anche per la Champions League!),
D.
PS. Un abbraccio serie special a Lydia per la sua amicizia e per la generosità con cui mi (e ci) regala la sua napoletanità.

PPS. Per i fusilli potete andare a sbirciare questo post di Lydia ed Elvira!

lunedì 16 maggio 2011

Pagnottella con Timo, Mandorle & Noci: Il Rinfresco Si Fa On Line

Walnut & Thyme Wholemeal Loaf

Sono di nuovo in England...e fino alla fine di settembre continuerò a pendolare; non con la stessa frequenza degli anni passati ma trascorrerò periodi di 2-3 weeks qui e in Italy. Poi vedremo...perchè ho capito durante i mesi trascorsi in patria che non sono pronta, per il momento, a mettere paletti definitivi riguardo alle possibilità lavorative che si affacceranno (...sperando che si affaccino!). Nei giorni scorsi preparando i bagagli mi si è proposto un dubbio amletico su Lazzaro, il mio lievito madre...."lo porto con me o lo lascio qui?"....alla fine considerando che questo primo periodo in the UK sarebbe stato molto incasinato ho deciso di lasciarlo a casa affidandolo alle cure di P.; ovviamente non sono stata del tutto sprovveduta e gli ho fatto un corso intensivo, con tanto di note, sul perchè e sul percome dei rinfreschi. P. durante la spiegazione di tutti i passaggi non ha fatto una piega e la sua espressione attenta mi ha tranquillizzata perchè davvero sembrava che le mie parole non fossero ostrogoto....Ora posso dire, ma quale espressione attenta?? Chissà a cosa stava pensando mentre io mi prodigavo in mille spiegazioni....
Già perchè alla fine, quando gli ho chiesto se ci fossero dubbi, mi guarda e mi dice: " Ma Dile di cosa ti preoccupi?? il rinfresco lo facciamo su Skype così mi dici le dosi e guardi se faccio giusto!...Ah, 'sti uomini... 

Questa pagnottella è proprio buona....

PAGNOTTELLA con TIMO, MANDORLE & NOCI
Per due pagnottelle da circa 500g

Per il LIEVITINO

120g Lievito madre
120g Farina Manitoba
120g Acqua 

Mettere tutto in una ciotola, mescolare bene con un cucchiaio, coprire con pellicola e lasciare maturare in un luogo asciutto e fresco per 12-24 ore. Quando fa caldo è bene lasciarlo a lievitare per 8-12 ore.

Per l'IMPASTO
360g Lievitino
440g Farina 00 (io, farina 00 Bio del Mulino Chiavazza)
290g Farina Integrale Tutto Grano (io, Petra 9)
350g Acqua
20g Sale
70g Mandorle
70g Noci
2-3 Tsp Timo fresco

Nella ciotola dell'impastatrice mettere il lievitino, le farina e l'acqua, azionare la macchia a velocità bassa per 3 minuti, poi passare a velocità media per 6'. Quando si è formata una palla ma ancora ruvida, spegnere e lasciare riposare per 20-30'. Aggiungere il sale e lasciarlo assorbire per 2-3' a velocità bassa poi passare a velocità medio-alta e lavorare per 10-15'. L'impasto è pronto quando diviene molto estensibile. A questo punto aggiungere noci, mandorle e timo e avviare la macchia a bassa velocità per 2'. Rovesciarlo sulla spianatoia leggermente infarinata e lasciare riposare per un'oretta, se è il caso lavorare ancora 1' per incorporare bene le noci e le mandorle. Riprendere l'impasto e dare due giri di pieghe a tre. Lasciare riposare ancora un'ora, poi spezzare e formare due pagnottelle. Metterle in un cestino ricoperto da un canovaccio infarinato e lasciarle lievitare in frigorifero per 8-12 ore. Togliere le pagnottelle dal frigorifero e lasciarle a temperatura ambiente per 1-4 ore, comunque fino a quando il pane è pronto per essere infornato (prova dito: premere delicatamente con un dito e se la fossetta lasciata torna su in modo regolare). Accedere il forno al massimo inserendo una placca da forno. Quando è in temperatura, tirare velocemente fuori la placca e rovesciare le pagnottelle, incidere con una lametta e infornare spruzzando per bene il forno. Cuocere per 20' poi girare la placca e continuare a cuocere per altri 10'. Se si è lavorato bene il pane in cottura sviluppa tantissimo e non dovrebbe impiegare più di 40' per cuocere.

Un sorriso I miss Lazzaro,
D.

PS. Passate da Lydia e poi dagli altri blogger perchè oggi inizia la staffetta for Wine & The City e vi attendono splendide ricette e meravigliosi vini!

martedì 10 maggio 2011

Brioche Tart con Peperoni Friggitelli, Caprino & Timo

Brioche Tart with Roasted Peppers & Cherry Tomatoes, Goat Cheese and Thyme

E pensare che sono partita con l'idea di fare un semplice pan brioche per la colazione....alla fine ci siamo sbafati questo per cena con un'insalatina. Ad ogni morso mi sono benedetta e maledetta nello stesso tempo....benedetta perchè 'sta robina qui ancora tiepida è una cosa goduriosissima e maledetta perchè per l'ennesima volta ho avuto la conferma che in quanto a forza di volontà sto messa proprio proprio malissimo! Non ce n'è, possono passarmi sotto il naso tutti dolci più belli e golosi del mondo che non faccio una piega...ma per un pezzo di pane (focaccia, pizza & co.) venderei la mia mum...se poi insieme al pane c'è anche un pezzo di formaggio, vendo pure P.!!!

PAN BRIOCHE

Per il lievitino
120g Lievito madre
120g Farina forte
120g Acqua

Mettere tutto in una ciotola e mescolare energicamente fino a quando si ottiene un impasto che ha la consistenza di una pastella soda. Coprire con pellicola e lasciare lievitare per 8-12 ore.

Per l'impasto
Lievitino
500g Farina forte
2 Uova medie
200 ml Panna fresca
50 ml latte (solo se necessario)
150g Burro morbido
50g Zucchero (se avete in previsione un ripieno o companatico salato, bastano 30g)
10g Sale
1 Tsp Malto

Nella ciotola dell'impastatrice mettere il lievitino, la farina, la panna, lo zucchero, il malto e il sale. Azionare a bassa velocità fino a quando tutti gli ingredienti sono stati assorbiti e far girare a velocità media per 4-5'. Se l'impasto dovesse risultare molto duro, aggiungere il latte e lavorare fino a quando esso non sia stato tutto assorbito. A questo punto aggiungere le uova e incordare. In ultimo aggiungere il burro a pezzettini in più riprese e incordare dopo ogni aggiunta. Quando il burro è stato incorporato tutto, lavorare a velocità medio-alta per 5'. Rovesciare l'impasto sul piano di lavoro e lasciare riposare per 1 ora. Arrotolare l'impasto a formare una palla, metterlo in un contenitore, coprire con la pellicola e un panno umido e lasciare lievitare fino al raddoppio. Una volta raddoppiato, riprendere l'impasto prenderne 300-400g, stenderlo delicatamente con un mattarello e foderare una tortiera rettangolare (35x10cm) imburrata e ripiegare i bordi formando un cornicione arrotondato. Lasciare lievitare coperto per 2 ore, riempire la base con il ripieno prescelto, spenellare con l'uovo e infornare in forno già a caldo a 180°C per 30-35'.

Ripieno
Peperoni friggitelli, già passati in padella con un giro d'olio
Formaggio di capra (quello a forma di tronchetto con la crosticina)
Pomodorini
Timo fresco

Io ho messo prima le fettine di caprino, poi i peperoni, i pomodorini e infine cosparso con foglioline di timo.

Con l'impasto in eccedenza si può fare il classico loaf. Si prende l'impasto avanzato, lo si stende con il mattarelo e lo si mette in uno stampo da plum cake. Quando arriva al bordo si spenella con l'uovo e lo si inforna a 180°C.

Un sorriso profumato,
D.